Klösterle, altri lavori per 40 mila euro e un futuro da museo
Il vicesindaco di Egna: «Potenzieremo la sua attrattiva culturale». Allo studio sinergie con la chiesa di S. Floriano
EGNA. Un filo che unisce due chiesette per farne un piccolo sistema di attrazione turistica e, soprattutto, un duplice centro per iniziative e manifestazioni. Il convento Klösterle e la chiesa di San Floriano sono due snodi importanti per l'attività culturale di Egna, ma l'intenzione è di renderli ancora più protagonisti attraverso delle opere di risanamento piccole, ma fondamentali. A San Floriano scalpelli e attrezzi sono già stati posati da un po', mentre il Klösterle rimane da ritoccare e, tasto assai più delicato, determinare nel suo destino futuro. «Stiamo portando avanti degli interventi di riqualificazione - spiega il vicesindaco di Egna Giorgio Nones - e in questo momento ci stiamo concentrando sulle finestre con un lavoro da circa 40.000 euro. In tutto negli ultimi 10 anni abbiamo investito 5-600.000 euro nel Klösterle per continuare a utilizzarlo come sede per concerti, eventi o appuntamenti culturali». Il manufatto, infatti, venne acquistato 15 anni fa dall’Enel. Da lì in poi un percorso abbastanza luminoso come palco suggestivo. L'ultimo evento sabato sera con un concerto jazz degli Ziganoff organizzato dal circolo culturale Laghetti. Ora, però, sarà necessario un periodo di chiusura per ultimare gli interventi e capire quale destino assegnare all'edificio.
«Ci sono molte idee sul tavolo - continua Nones - . Si potrebbe, per esempio, raccordarlo con la ciclabile per svilupparlo come punto di interesse turistico. Potrebbe essere altrettanto importante farne un piccolo museo capace di richiamare residenti e visitatori. Nulla, però, ha i connotati della scelta definitiva che, a questo punto, sarà presa dalla giunta della prossima legislatura». Meno punti di domanda circondano, invece, la chiesa di San Floriano risanata da poco. «Qui è stato istituito un apposito comitato tra Egna, Laghetti e Magrè - continua Nones - che ha seguito il risanamento della struttura religiosa. Parliamo di piccoli restauri, pulizie e messe a punto: nulla di particolarmente rivoluzionario. Ora, peró, possiamo contare su un piccolo gioiello che a mio parere andrebbe valorizzato di più». Poco frequentato? «Forse, ma penso che organizzarci solo 2-3 appuntamenti l'anno sia un peccato. Possibile si cominci a ragionare di più anche sulle sinergie che si potrebbero costruire proprio tra il Klösterle e la chiesa». (ac)
©RIPRODUZIONE RISERVATA