Kompatscher eletto «Ho bisogno di tutti»

Il presidente insediato senza franchi tiratori: incassa pure il voto della Artioli Il suo impegno per la novità: mi confronterò con i cittadini e l’opposizione


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Arno Kompatscher eletto presidente con il pieno dei voti della maggioranza, senza franchi tiratori. In più arriva a sorpresa l’appoggio di Elena Artioli, Team autonomie, eletta anche con i voti di Forza Italia e Lega. Ed è subito bufera politica sulla Artioli, con i vertici di Forza Italia che gridano «vergogna, farebbe qualsiasi cosa per un posto». Ma per Kompatscher era soprattutto importante ieri mattina in consiglio provinciale la tenuta della maggioranza Svp-Pd. Contava su 19 voti (17 Svp, 2 Pd), ne ha avuto 20 con Artioli. I mal di pancia interni restano, ma nessuno ha voluto aprire ufficialmente la guerra al presidente. L’opposizione ha deposto nell’urna 14 schede bianche (assente Alessandro Urzì). Kompatscher poco dopo le 10 inizia la lettura della relazione sulla dichiarazione di governo sull’IPad (solo pochi minuti in italiano). Alle 13.30 viene proclamato presidente provinciale, successore dopo 25 anni di Luis Durnwalder (mai citato). Non resterà così tanto al suo posto: «Proporrò il limite dei 15 anni per il presidente e per me prevedo un periodo più breve». In mezzo ci sono stati gli interventi dei gruppi consiliari, con bordate corali da Verdi a destra tedesca sul patto Svp-Pd. «Non avete avuto il coraggio di cambiare veramente, siete ripiegati sull’usato sicuro», accusano i Verdi, mentre Eva Klotz (Stf) e Pius Leitner (Freiheitlichen) infieriscono parlando di «mercanteggiamento vomitevole». Roberto Bizzo continua a esibire tutto il proprio scontento, più verso il Pd che verso la Svp: seppure vicepresidente del consiglio provinciale, ieri è stato più fuori che dentro l’aula. Con il collega Christian Tommasini, unico assessore confermato, il gelo si taglia con il coltello.

I ringraziamenti. Se Kompatscher temeva i franchi tiratori, non lo ammette. Di certo è sollevato e felice al momento della proclamazione da parte della presidente del Consiglio Martha Stocker (assessore in pectore). Solleva un mazzo di fiori e inizia i ringraziamenti guardando fisso verso la tribuna affollata del pubblico, dove siede la famiglia, e c’è anche Herwig van Staa (il presidente della assemblea del Land Tirolo), cui Kompatscher annuncia, «la mia prima visita istituzionale sarà in Tirolo, per sottolineare il nostro rapporto». Alla moglie Nadja il grazie «per avermi sempre sostenuto», grazie al padre Walter, al resto della famiglia, «a chi mi ha accompagnato nella carriera politica», alla Svp, al Pd. Grazie ai cittadini, cui promette, «voglio essere il presidente di tutti, voglio lavorare con umiltà, ricorrendo alla collaborazione di opposizione, associazioni, gruppi di interesse. Da solo non posso farcela. Voglio che la politica sia al servizio dei cittadini e non di interessi particolari».

Primi impegni. Subito al lavoro, annuncia dopo i ringraziamenti. Oggi pomeriggio è previsto il passaggio ufficiale delle consegne con Durnwalder. Sabato l’incontro con il presidente trentino Ugo Rossi per discutere della giunta regionale, giovedì di nuovo il consiglio provinciale per l’elezione della giunta. I primi impegni del neo presidente? Il bilancio, la legge finanziaria provinciale, la riforma fiscale con il disegno di legge sull'imposta comunale sugli immobili, anticipa, «presto ci saranno anche i relativi incontri con Comuni e parti sociali». Dopo l’elezione della giunta è in calendario «una seduta a porte chiuse per delineare le priorità e le azioni dei prossimi mesi nonché il nostro metodo di lavoro». Nei prossimi giorni indicherà il vicepresidente vicario. Il Pd nelle trattative ha chiesto che per la prima volta il ruolo vada al vicepresidente italiano, Tommasini.

Il programma. La relazione di Kompatscher è una carrellata delle 43 pagine del programma siglato da Svp e Pd. Viene enfatizzato il ruolo dei cittadini, «espressione della società al centro di tutto», cui viene demandato «più spazio di manovra e una maggiore consapevolezza, lo stesso deve valere per associazioni, portatori di interessi collettivi e imprese». Kompatscher promette sgravi burocratici e finanziari e un maggiore coinvolgimento nei processi politici e sociali. Parola d’ordine, sussidiarietà, nei confronti dei cittadini, dei Comuni, del volontariato. Il lavoro dovrà tornare «al centro della politica altoatesina». La riduzione del peso fiscale potrà avvenire attraverso manovre su Irap e le nuove competenze sui tributi locali (Imu). Annunciata la «no tax area» per l’Irpef sotto i 20 mila euro di reddito all’anno. Altro punto centrale sarà la formazione, con l’annunciata richiesta di competenza primaria sulla scuola, la valorizzazione dell’insegnamento veicolare alla superiori e il potenziamento degli scambi. Viene annunciato il dipartimento della Famiglia. Nella sanità c’è l’impegno a conservare i sette ospedali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità