L’allarme della Caritas: nuovi poveri in crescita in Alto Adige

Avviata una campagna di raccolta fondi in occasione della Domenica della Carità il prossimo 17 novembre



La povertà è più vicina di quanto credi“: è questo il messaggio scelto dalla Caritas diocesana per celebrare la Domenica della Carità di quest’anno, il 17 novembre. La Caritas altoatesina richiede il sostegno della popolazione della provincia per poter sopperire alle richieste di aiuto che provengono dal territorio.

I manifesti e i dépliant stampati per la campagna della Domenica della Carità mostrano il viso di un bambino di otto anni che, a prima vista, sembra privo di preoccupazioni, come ogni bambino che conduca una vita normale. “Nelle nostre intenzioni, il messaggio che accompagna l’immagine - ovvero “La povertà è più vicina di quanto credi” - dovrebbe informare che, pur in una terra ricca come la nostra, il bisogno è in crescita pur non essendo, in molti casi, immediatamente riconoscibile”, sostengono i due direttori della Caritas, Pio Fontana e Heiner Schweigkofler.

Si tratta di un’affermazione che si basa sull’esperienza quotidiana dei numerosi servizi della Caritas. La crisi economica e finanziaria è alla base di molte situazioni di difficoltà. “Se prima, infatti, molte persone riuscivano, con il loro stipendio, ad arrivare a fine mese, adesso la crisi ha spinto sempre più persone ai margini della società. I debiti, il bisogno non soddisfatto di un alloggio, la perdita del posto di lavoro oppure un reddito insufficiente sono le cause di questo aumentato disagio”, spiega Petra Priller, responsabile della Consulenza Debitori della Caritas. Priller cita le sue esperienze a contatto con le persone che si rivolgono al servizio per chiedere una mano: “Anche eventi imprevisti come una malattia, un incidente oppure la morte di uno dei due genitori, possono fare precipitare le famiglie in una situazione di necessità. La vita quotidiana si trasforma in un percorso ad ostacoli e sono i bambini a soffrirne in maniera particolare. La povertà è veramente più vicina di quanto crediamo e può colpire ognuno di noi”.

Anche le Caritas parrocchiali testimoniano un malessere crescente da parte delle persone che chiedono un aiuto: “Sempre più frequentemente osserviamo che molte persone, toccate dalla povertà, nascondono e passano sotto silenzio il loro problema. Spesso però ciò serve solo a peggiorare la situazione. Tanti problemi potrebbero venire risolti per mezzo dell’intervento dei vicini o di qualche associazione. In molti casi, le difficoltà materiali nascondono quelle psicologiche. Per noi di Caritas, è imprescindibile occuparci di entrambe”, sottolinea Guido Osthoff, responsabile del servizio Volontariato e Caritas parrocchiali.

Per farlo, ci serve però il sostegno della popolazione altoatesina“, concludono entrambi i direttori della Caritas, Pio Fontana e Heiner Schweigkofler, che invitano i concittadini a effettuare donazioni per chi, in provincia di Bolzano, fa fatica a tirare avanti. Le donazioni potranno essere effettuate con un’offerta durante la messa della Domenica della Carità del 17 novembre oppure per mezzo di un bonifico bancario (con la causale „Caritas – Povertà in Alto Adige“).

La Caritas vuole incoraggiare le persone che si trovano in una situazione di difficoltà a chiede-re un sostegno. Con i suoi collaboratori, sensibili e preparati, Caritas offre consulenze che mirano a promuovere la persona nella sua totalità, apportando però, allo stesso tempo, un aiuto concreto. Di grande importanza per l’organizzazione, è l’aiuto all’auto-aiuto, ovvero aiutare gradualmente le persone a riprendere in mano responsabilmente le redini della loro esistenza. “Sappiamo che per molti non è facile venire da noi a chiedere una mano”, spiega Petra Priller, “ma sappiamo anche che chi lo fa – e i loro famigliari – sono molto sollevati, dopo averlo fatto”.

Nel 2012 la Caritas ha sostenuto la promozione, l’accompagnamento e la crescita di oltre 31.000 persone in tutto l’Alto Adige, per mezzo dei suoi 30 servizi specialistici e il contributo di oltre 5.000 volontari e numerosi donatori. Quest’anno si evidenziano incrementi nelle richieste di aiuto nei seguenti servizi: Consulenza Debitori, Centro d’Ascolto, nelle strutture di accoglienza per persone senza dimora e nella Telefonseelsorge (servizio fornito solo in lingua tedesca, corrispondente al Telefono Amico).













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