L'archeologo di Oetzi: "Tutankhamon morì di malaria". Una ricerca fra Indiana Jones e Csi
L'analisi del Dna di 16 mummie egizie ha consentito all'equipe guidata dal bolzanino Albert Zink di individuare anche i genitori del famoso faraone
LE FOTO
BOLZANO. Il faraone Tutankhamon morì probabilmente a causa di una forma acuta di malaria, la malaria tropica, aggravata da una necrosi ossea al piede sinistro che gli provocò numerose fratture limitando la sua mobilità. La diagnosi è confermata dal rinvenimento nella tomba di resti di piante ancora oggi conosciute per le loro proprietà antipiretiche e antidolorifiche.
A questa conclusione è giunta l'equipe di archeologi guidata dall'altoatesino Albert Zink, direttore dell'Istituto per le mummie e l'Iceman dell'Eurac di Bolzano, noto per le sue ricerche su Oetzi, l'uomo dei ghiacci trovato sul Similaun, che ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista medica specialistica Journal of the American Medical Association (JAMA) che esce in questi giorni.
"La necrosi ossea da sola _ chiarisce Zink _ non può aver causato la morte del faraone, ma il fatto che soffrisse anche di una forma acuta di malaria potrebbe averlo portato alla morte"
La ricerca di Zink, condotta insieme al genetista umano Carsten Pusch dell'Università di Tubinga e a un gruppo di studiosi a metà strada fra Indiana Jones e Csi, ha svolto indagini genetiche su 16 mummie per due anni, in un laboratorio per il Dna appositamente realizzato al Cairo.
Al termine dell'indagine è stato svelato anche un altro mistero legato al più famoso tra i faraoni egizi, morto a soli 19 anni: i ricercatori sono infatti riusciti a individuare i suoi genitori. Il padre di Tutankhamon è il faraone Akhenaton, il cui corpo mummificato viene identificato nella Valle dei Re con il numero KV(King Valley) 55. La madre è la cosiddetta "Younger Lady", la mummia KV35. I mummiologi stanno cercando di capire se si tratti della famosa Nefertiti.
Nel settembre 2007 i dieci ricercatori del team hanno iniziato a prelevare campioni di tessuto dall'interno delle ossa di di undici mummie scelte tra i parenti di Tutankhamon e da altre cinque mummie. Una volta estratto il Dna e le impronte digitali genetiche delle 16 mummie, attraverso le quali si è potuto ricostruire l'albero genealogico della famiglia Tutankhamon fino alla quinta generazione.
Inoltre si sono fatti passi avanti nell'individuazione delle cause che hanno portato alla morte del giovane faraone, grazie all'aiuto del radiologo bolzanino Paul Gostner.
"Abbiamo avuto la fortuna _ spiegano Zink e Pusch _ di poter svolgere questo studio unico. Ora continueremo le ricerche. Ci manca ancora Nefertiti, abbiamo appena scoperto un nuovo mondo".