La storia

L’artigiano: pronto a realizzare una targa per il cane sbranato 

Il bolzanino Luca Nardelli risponde all’appello del pastore rimasto senza cane dopo l’assalto dei lupi: «Lo faccio perché amo gli animali e capisco la sofferenza del padrone» 


Gianluca Marcolini


BOLZANO. La notizia non poteva che colpirlo nell’animo. Inevitabile per chi ama davvero gli animali e in particolare i cani: «Mi sono messo nei panni del pastore rimasto senza il suo cane e così ho parlato con mia moglie ed ecco qui la nostra offerta: se vuole siamo pronti a realizzare la targa in memoria di Orfeo», racconta il bolzanino Luca Nardelli.

Orfeo, va ricordato, era il cane pastore della Sila aggredito e ucciso, nei giorni scorsi, da alcuni lupi a Malga Posta, sul monte Carega, fra Trentino e Veneto. Il padrone, Massimo Verbitz, sul giornale di ieri, lo ha ricordato come «un eroe», visto che ha dato la vita per proteggere il gregge, e si è detto pronto a dedicargli una targa, «se avrò i soldi o se qualcuno mi aiuterà». L’appello non è caduto nel vuoto.

A raccoglierlo è stato il titolare della TT Solution di Bolzano, azienda specializzata anche nella produzione di targhe per ogni tipo di utilizzo. «Non sarebbe la prima volta che realizzo targhe per ricordare dei cani - spiega - è già successo anche per i miei amici a quattro zampe quando sono morti. Sulla targa si mettono la foto e un testo, una poesia. Mia moglie e io amiamo molti i cani, i due che ho adesso sono il quarto e il quinto che finora ci hanno tenuto compagnia. Abbiamo letto quello che è successo al povero pastore e la notizia ci ha messo davvero molta tristezza, così ci siamo parlati e abbiamo deciso di offrire il nostro aiuto per realizzare il desiderio di un padrone costretto ad affrontare la morte del proprio cane».

L’appello di Verbitz, dunque, potrebbe trovare presto soddisfazione: «Se è ciò che vuole veramente sono pronto a realizzare il suo desiderio», spiega Nardelli, che per tutta la giornata di ieri ha cercato di mettersi in contatto con il pastore, senza fortuna.

«Non entro nel merito della morte del cane e di come è avvenuta, non mi soffermo dunque sulla questione della presenza dei lupi sulle montagne della regione, voglio soltanto raccogliere il grido di dolore di un uomo che chiede di poter ricordare il proprio cane aggredito e ucciso dai lupi», continua il bolzanino. Il suo profilo social, d’altronde, non mente sulla passione che nutre per i cani. «Sono meravigliosi, richiedono un impegno non di poco conto ma chi li ama non può farne a meno», conclude.













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