BOLZANO. Fabio Liggieri è molto noto a Bolzano: 33 anni, nato a Colonia, ma da anni residente nel capoluogo altoatesino, è tra gli sportivi più conosciuti della provincia. Per molto tempo, oltre a praticare pugilato a livello semi-professionistico, ha fatto il buttafuori in diversi locali della provincia. È sposato ed è padre di due figli. Due anni fa decide di abbandonare la carriera pugilistica e prende in gestione il night-club “Kardia”, sperando di rilanciarlo dopo che era stato chiuso dai carabinieri. All’interno del locale notturno, infatti, gli inquirenti avevano scoperto un giro di prostitute, arrestando diverse persone, tra cui la coppia che a suo tempo era titolare del night. Ieri è stato arrestato per lesioni personali aggravate, simulazione di reato e detenzione illegale d’arma da fuoco.

L’uomo aveva chiamato alle 8.30 i carabinieri, dicendo di essere rimasto vittima di un agguato. Sconosciuti, a bordo di una Mercedes nera, avrebbero sparato contro di lui, mentre usciva insieme a due ballerine dal locale di via Macello: «Hanno colpito una ragazza».

Poi la corsa in ospedale, il racconto assurdo e la confessione arrivata nel tardo pomeriggio: «Eravamo a casa delle due ballerine - ha spiegato agli inquirenti -. Hanno aspettato che chiudessi il locale e poi le ho accompagnate a casa. Ho un’arma, che però non ho mai denunciato alle forze dell’ordine. È stato sciocco, ma volevo solo mostrare loro come è fatta una pistola». Parte il colpo, che raggiunge la giovane romena di 27 anni.

Ma ad un certo punto, gli inquirenti scoprono anche un proiettile conficcato nel muro del locale notturno. Se il colpo è stato sparato in via Rencio, come mai, c’è un bossolo anche nel night in via Macello? «Mi è già successo un’altra volta - ammette Liggieri -. Anche quella volta un colpo è partito per sbaglio. Ma in quell’occasione non è rimasto ferito nessuno».

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