BolZano

L’influenza colpisce gli anziani: in ospedale sono esauriti i posti 

La Guardia (Pronto soccorso): «Abbiamo più di 250 accessi al giorno. Tanti over 80 e over 90 non vaccinati». Si tratta di pazienti con patologie ad alto rischio complicanze. «Al momento quasi impossibile trovare un letto per tutti»


Valeria Frangipane


BOLZANO. L’influenza sta colpendo duro. dopo i bambini, tocca agli adulti ed in particolare agli anziani.

In questo momento i più problematici sono gli over 80 e 90, non vaccinati contro l’influenza, che sovraccaricano l’ospedale di Bolzano.

Mario La Guardia - primario del Pronto soccorso - dice che gli accessi sono continui. «Stiamo registrando una media di più di 250 pazienti in entrata al giorno, una quantità enorme. Tanti si presentano per colpa di sintomi pesanti legati all’influenza», riferisce il primario, «tanti sono anziani, soprattutto over 80 ed over 90, non vaccinati. Pazienti polipatologici - che convivono in sintesi con una serie di malattie croniche - che nonostante tutto hanno detto no all’immunizzazione. Col risultato che colpiti dal virus (h3n2), che quest’anno è particolarmente pesante, stanno malissimo. e ovviamente non possiamo rimandarli tutti a casa, visto le precarie condizioni di salute, ma la carenza di letti in tutto l’ospedale è realtà e per questo è quasi impossibile trovare un posto per tutti».

Anche Irene Pechlaner - direttrice del comprensorio sanitario di Bolzano - sottolinea la situazione particolarmente delicata.

«Ne approfitto - continua la guardia - per invitare alla profilassi antinfluenzale le persone ad alto rischio da complicanze della malattia».

Ricordiamo che ogni anno in Italia vengono vaccinati contro l’influenza solo il 50% degli anziani e meno del 10 – 20% delle persone che appartengono agli altri gruppi ad alto rischio, compresi i bambini con patologie. «E in Alto Adige anche meno». Basti pensare che a tutt’oggi in Trentino sono 86.958 le vaccinazioni contro l'influenza stagionale effettuate in due mesi nei centri vaccinali. Di queste - sottolinea apss in una nota - 61.000 dosi sono state somministrate agli over 65 e 1.100 agli operatori sanitari. In Alto Adige il totale non arriva a 51 mila.

Migliorata - ma sempre monitorata - la situazione in pediatria. Al momento - dice la primaria Laura Battisti - abbiamo sette bambini ricoverati in reparto ed un altro in terapia intensiva neonatale. Colpa anche in questo caso dell’influenza che fa ammalare i bambini in maniera seria e del virus respiratorio sinciziale che provoca bronchioliti molto importanti nei neonati. «Il periodo più critico per i nostri pazienti dura in media 2-3 giorni, superati i quali il miglioramento è abbastanza rapido». Altri bimbi, meno gravi, sono ricoverati in altri ospedali della provincia.

 













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