L’ospedale: 8 pazienti su 10 curabili dai medici di base

Aumentano le persone che si rivolgono al pronto soccorso per problemi semplici La direttrice del comprensorio sanitario: «Necessari ambulatori sempre aperti»


di Giuseppe Rossi


MERANO. «Otto pazienti su dieci che si rivolgono al pronto soccorso dell'ospedale Tappeiner potrebbero benissimo risolvere i loro problemi sanitari semplicemente rivolgendosi all'ambulatorio del loro medico di base». Così i vertici del comprensorio sanitario di Merano. Succede invece che il numero degli accessi al punto di emergenza medica di via Rossini continui a crescere ogni anno sempre più, al punto da rendere ormai indispensabile l'ampliamento della struttura guidata dal coordinatore Norbert Pfeifer.

Ma anche gli accessi agli ambulatori ospedalieri situati al primo piano dell’ospedale Tappeiner stanno raggiungendo numeri incredibili: stiamo parlando di 170 mila pazienti visitati, ai quali si aggiungono gli altri 40 mila che sono stati accolti all'ospedale di Silandro. Per non parlare dell'assistenza oncologica: in media 63 pazienti al giorno si rivolgono al servizio ospedaliero.

I dati riferiti al 2014 sono stati illustrati l'altro giorno dalla direttrice del comprensorio sanitario Irene Pechlaner nel corso del periodico incontro con i vertici di Burgraviato e comprensorio Venosta. «Un'analisi condotta – ha spiegato Pechlaner – ha rilevato che fino all’80% dei pazienti che accedono al pronto soccorso potrebbero rivolgersi al loro medico di base. Potremo invertire la tendenza soltanto quando sarà possibile un'offerta di assistenza territoriale efficiente, ben collegata in rete, con ambulatori dei medici di base aperti 24 ore su 24, che possano offrire prestazioni diagnostiche aggiuntive semplici».

Nel corso dell'incontro è stato anche segnalato l'aumento consistente delle prestazioni radiologiche e di laboratorio, fermo restando che a richiedere esami sono soprattutto prescriventi esterni. Tema, questo, di notevole attualità viste le intenzioni del governo Renzi di ridurre il numero delle prestazioni coperte dal servizio sanitario nazionale.

Tra i temi affrontati anche quello della attenta gestione dei ricoveri. «Parliamo - ha spiegato Frank Blumtritt, coordinatore infermieristico del comprensorio sanitario - di persone anziane che sarebbero da tenere in ospedale perché, ad esempio, nelle case di riposo o altre strutture l'assistenza risulta difficile. Questi letti verrebbero però a mancare per altri pazienti. Un potenziamento delle prestazioni ambulatoriali e degli interventi in day hospital possono aiutare a rendere possibile una migliore pianificazione fra interventi chirurgici e disponibilità di letti, escludendo da questo sistema, ovviamente, le urgenze».

Nell'ambito dell'assistenza oncologica, l'Asl registra un aumento delle prestazioni (in media, si rivolgono al servizio ospedaliero di Merano 63 persone ogni giorno) perché i moderni farmaci oncologici impiegati sono costosi. Lo sgravio che si può ottenere - come ad esempio i chemioterapici sotto forma di pastiglie che sono pratici e non richiedono personale assistenziale, ma costano di più rispetto ai medicinali convenzionali - è notevole.

Nel corso dell'incontro, inoltre, è stato anche segnalato il contenimento delle ore straordinarie, scese del 35 per cento.

A Silandro, il prossimo anno, è prevista l'apertura di una struttura per la chirurgia della mano, che potrà essere localizzato come un centro di competenza provinciale.

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