«La baby gang in centro? Mancano i controlli»

Wegleiter (Unione commercio) e Tibaldo (Confesercenti) sui recenti vandalismi «Situazione tragica con rischi di pesanti conseguenze per una città turistica»


di Ezio Danieli


MERANO. Pesanti (e indignate) reazioni all'offensiva che la baby gang sta portando avanti in riva al Passirio. Dopo i vari episodi denunciati di recente (atti di vandalismo in via Mainardo, una commessa aggredita in via Portici, una giovane donna incinta picchiata sempre in centro) fra i quali anche gesti di vandalismo e di imbrattamento vari con il rovesciamento dei contenitori per i rifiuti e mozziconi di sigarette lanciati contro le vetrine dei negozi, intervengono i responsabili del commercio locale.

Per Gundolf Wegleiter, fiduciario comunale dell'Unione commercio, «è tragico ciò che sta accadendo. Ma è anche una logica conseguenza del fatto che non si sia fatto nulla di concreto fino ad ora: esistono le ordinanze mai applicate. Sto pensando alla situazione di chi chiede l'elemosina: sono tanti per le strade del centro storico. La tolleranza nei loro confronti non ha ragione di esistere perché le leggi ci sono. I controlli nei confronti di queste persone sono inadeguati. Logico che, se possono continuare a fare quello che vogliono, è automatico che anche altri approfittino della situazione».

«Adesso c'è questa mini gang che imperversa. È una situazione tragica che rischia di avere pesanti conseguenze per una città turistica come la nostra. Cerchiamo di venderla, nel mondo, come un centro di pace e di tranquillità. E la gente continua ad arrivare proprio per questo. Ma una volta qui, si accorge che il nostro messaggio non corrisponde alla realtà. E rischia così di non tornare. Un guaio vero e proprio. Finiamola con l'eccessiva tolleranza, facciamo quello che dobbiamo fare rispettando le leggi che, ripeto, ci sono. Solo così potremo portare Merano a riavere quel ruolo turistico che sembra compromesso», ancora Wegleiter.

La baby gang, di cui fanno parte anche diverse ragazze che sono le più "cattive" - a giudicare da quanto hanno combinato in via Portici, sulla base delle varie testimonianze raccolte dal commissariato di Ps di piazza del Grano - viene criticata anche da Federico Tibaldo presidente della Confesercenti: «Per giudicare il comportamento di questi ragazzini, bisognerebbe sentire il parere di un sociologo oppure di uno psicologo. Mi limito a dire che gli episodi di maleducazione e di vandalismo, comprese le aggressioni fisiche nei confronti delle ragazze, sono condannabili senza alcuna esitazione. Il fatto che questa banda di ragazzini abbia scelto il centro per agire è uno dei motivi da chiarire, forse i controlli non sono sufficienti, forse andrebbero potenziati. Ma in fretta, perché Merano ha bisogno di essere più tranquilla».













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