Bolzano. Quando, lunedì pomeriggio, l’ha salutata, Carla certo non poteva immaginare che non avrebbe più rivisto la sorella Laura. In questi giorni, la donna, con i nipoti Madé e Benno e con gli altri familiari, ha seguito, in uno stato di comprensibile angoscia, le ricerche di Laura e del marito Peter. Una mobilitazione che ha colto di sorpresa e commosso la famiglia Perselli/Neumair. Ieri, mostrando grande forza, Carla ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di ringraziamento a quanti, da giorni, si stanno impegnando su tutti i fronti.

«Per Laura e Peter. – scrive Carla – Mi è difficile scrivere in questo momento, ma sento il dovere di farlo, proprio nei confronti di mia sorella Laura e di mio cognato Peter. Non sappiamo come e quanto questa tragedia che stiamo vivendo andrà avanti, siamo sfiniti e spenti. Siamo dentro in qualcosa che è più grande di noi per essere compreso. Scrivo non solo a nome mio, ma di tutti i miei familiari, per ringraziare pubblicamente tutta la comunità di Bolzano, tutti gli amici, conoscenti, colleghi, persone comuni che ci stanno inviando messaggi di sostegno e ci sono vicini: tutta questa dimostrazione d’affetto ci consola. Un GRAZIE maiuscolo va al Comando dei carabinieri di Bolzano, persone eccezionali che ci hanno accolto con umanità e sensibilità, con affetto e vicinanza in ogni momento, persone che non stanno smettendo di lavorare un attimo per noi e per Laura e Peter. La loro disponibilità ci rassicura e ci fa ancora sperare. Il loro impegno è davvero grande. Grazie in particolare al comandante De Gabriele (il capitano della compagnia carabinieri del capoluogo, ndr), al luogotenente Perruccati, al maresciallo Nardone, all’appuntato Benvenuto. Un ringraziamento anche a tutte le altre forze dell’ordine e forze speciali, esercito, vigili del fuoco e volontari e a tutti quelli che stanno collaborando nelle ricerche in questi giorni. Dal cuore, Carla Perselli».