La dichiarazione sul ghiaccio: «Mi vuoi sposare?»

Nate Di Casmirro chiede la mano di Sabrina Stubner sul ghiaccio di Brunico


Michele Bolognini


BRUNICO. Due cuori e un puck. Nate Di Casmirro e Sabrina Stubner coppia d'oro dell'hockey su ghiaccio "made in Südtirol", anche se le origini di entrambi sono tutt'altro che altoatesine. Lui gioca nel Val Pusteria, lei ha militato nelle Eagles Bolzano. Lui è vice-campione d'Italia, lei ha messo a segno la doppietta decisiva nella finale-scudetto contro il Real Torino.

La loro, dunque, è una storia divisa a metà tra casa e spogliatoio, e il ghiaccio è una componente talmente importante che Di Casmirro ha scelto la Leitner Solar Arena di Brunico come "location" per la richiesta più importante della sua vita. «Mi vuoi sposare?». C'è chi lo chiede in riva al mare, di fronte a un tramonto mozzafiato, di certo a pochi verrebbe in mente di formulare la fatidica domanda con addosso i pattini e in mano un bastone.

Uno di questi è Nate Di Casmirro, che manda a quel paese tutte le leggende metropolitane sugli hockeisti dal cuore di pietra, gente buona solo a distribuire cazzotti e sfondarsi di birre. Gli hockeisti, a volte, sanno anche essere dei romanticoni. «Questo sport è una parte molto importante, quasi fondamentale delle nostre vite - racconta Nate - ed è proprio grazie all'hockey che ci siamo conosciuti. Mi è sembrata un'idea carina e fuori dal comune chiedere la sua mano sul ghiaccio». «Di sicuro - risponde Sabrina - è riuscito a sorprendermi».

Ma ecco la cronaca di una giornata fuori dal comune: domenica Nate invita la sua Sabrina a pattinare allo stadio, tanto per sgranchirsi un po' le gambe e fare due tiri con disco e bastone. «Ora che aspetta un bambino - prosegue Di Casmirro - Sabrina ha dovuto smettere di giocare, e so che per lei è molto dura stare lontano dal ghiaccio. C'ho messo poco per convincerla a mettersi i pattini». I due entrano in pista, fanno due giri, un paio di passaggi, ma su uno dei puck piazzati chirurgicamente vicino all'area di porta c'è una sorpresa. Da un piccolo taglio fatto nella plastica dura salta infatti all'occhio un anello con tanto di brillante.

A quel punto la sorpresa è quasi svelata, ma manca ancora l'ultima mossa. «Avevo il terrore che colpisse quel disco per sbaglio - racconta Di Casmirro - ma il giochino è riuscito alla perfezione». Nate accompagna Sabrina davanti alla porta, si toglie i guanti, si mette in ginocchio, raccoglie il disco con sopra l'anello e le chiede: «Mi vuoi sposare?».

Lei, ovviamente, non può spezzare il magico incantesimo: la risposta è scontata, così come il successivo bacio. Il tutto documentato fotograficamente da Molly Jensen, moglie del giocatore del Val Pusteria Joe Jensen, complici di un'operazione ad alto tasso di romanticismo. Nate Di Casmirro e Sabrina Stubner si sono conosciuti a Villach: lei, infatti, è originaria proprio della Carinzia, mentre lui ha trascorso la parte finale della stagione 2009/2010 con la maglia del VSV. In quei mesi è scattata la scintilla, consolidatasi poi con il trasferimento a Brunico.

Sabrina in Alto Adige ha anche trovato modo di proseguire con la sua passione per l'hockey giocato. Lo scorso anno, infatti, la Stubner è stata una delle protagoniste del rocambolesco scudetto vinto dalle Eagles Bolzano. Ora Sabrina è in dolce attesa, e il matrimonio con Di Casmirro verrà celebrato dopo la nascita del figlio. Che, c'è da starne certi, imparerà a pattinare piuttosto in fretta.













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