La dinastia del ping pong e quel vecchio tavolo... 

I primi colpi di papà Sandro nel condominio di vicolo Bersaglio. Da lì è partito tutto


di Sara Martinello


BOLZANO. Una famiglia riunita attorno a un tavolo. No, non è un momento conviviale: il tavolo è quello da ping pong, e la famiglia in questione ha un’altissima concentrazione di campionesse e campioni di tennistavolo. E pensare che è nato tutto in vicolo del Bersaglio, a Gries, alla fine degli anni Sessanta, in un condominio che da decenni ha un tavolo da ping pong a disposizione dei residenti. «Venivano Sandro Saltuari e altri amici, adulti e bambini giocavano insieme» racconta Sandro Vivarelli, che al tempo viveva in vicolo del Bersaglio. «Quel tavolo in legno, di fattura artigianale, era una vera istituzione. Per me è stato determinante nella nascita di una passione che mi ha portato all’agonismo». Nel mondo dell’agonismo, Vivarelli ha conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie, Gabriella Filippi: lui giocava col Bolzano Sport Club e poi col Dolomiti, arrivando in A1, lei invece era in A1 alla Recoaro, allenata dalla maestra Edith Santifaller. Col tempo sono arrivate le figlie, prima Elisa e Debora, poi Evelyn. «Abbiamo fatto provare loro diversi sport, in modo che potessero scegliere. Alla fine, però, ha prevalso la “vocazione” di famiglia», spiega Filippi, dal 2007 presidente dell’Asv Eppan Tischtennis (per la quale il marito allena i veterani) e vicepresidente del comitato provinciale, che ha sede a Bolzano. Oggi Elisa Vivarelli, 27 anni, è madre di Caroline e in dolce attesa, dopo una carriera che l’ha portata in A2. Ora segue la serie B nell’Asv Eppan, che si qualifica al primo posto in Italia, come anche la squadra di A2 della società. Suo marito Jason David Luini, invece, è responsabile tecnico regionale, responsabile del progetto provinciale tennistavolo e allenatore delle due giovani cognate Debora, 25 anni, ed Evelyn, quattordicenne prima in classifica tra le allieve in Italia e pronta a viaggiare in Svezia, in Inghilterra e in Polonia per lo sport. Luini allena anche sei atleti di alto livello a Bolzano, seguendoli mattina e pomeriggio nella palestra di via Maso della Pieve.

Dal canto suo, Debora è al secondo posto nella classifica mondiale: gioca in A1 insieme a Denisa Zancaner, Giulia Cavalli, Ramona Paizoni, Emilia Manukyan, Cristina Naghy. Il suo curriculum vanta la partecipazione alla prima Bundesliga tedesca, agli Open Ungheria 2018, alla lega europea in Olanda. La aspettano i mondiali e uno stage in Inghilterra. «Non è una carriera facile, come in tutti gli sport serve concentrazione. Nell’intera stagione si hanno appena tre o quattro finesettimana liberi, e immagino che non sia sempre facile mantenere viva la passione: già con le scuole superiori, anche per via del maggiore carico di studio, tanti si perdono. Ma poi una volta finito di studiare tornano a giocare, come ha fatto Teresa Pichler». Come la sorella Elisa e come i genitori, anche Debora (che è nel gruppo sportivo dell’esercito) ha trovato un compagno di vita proprio nel mondo dello sport, anche se stavolta nell’hockey - si tratta di Gianluca Vallini, portiere del Vipiteno Hockey. «Nell’associazione di Appiano prestiamo particolare attenzione ad allenare molti bambini, cercando di portarli a giocare in campionato» spiega Gabriella Filippi. «Abbiamo sempre attiva anche una collaborazione con le scuole, così durante le ore di educazione fisica possono prendere lezione di tennistavolo». Insomma, uno sport di nicchia acquisisce centralità ad Appiano e a Bolzano, contribuendo alla varietà nella formazione sportiva dei più giovani e, chissà, a veri successi attorno al tavolo da ping pong. Come è successo per la famiglia Vivarelli e per i tanti amici che negli anni si sono incontrati in vicoloBersaglio per passare insieme in allegria una serata o un pomeriggio: perché da un tavolo artigianale possono nascere amori e campioni.













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