«La famiglia è solo con mamma e papà»

L’associazione che si batte contro registrazioni e adozioni per le coppie omosex: «No alla lobby gay». Pienone per Adinolfi


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Non siamo contro nessuno. Siamo per il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà e per il diritto di ogni famiglia ad educare i propri figli nel modo che ritiene migliore». Giulia Vaccari fa teatro per bambini, Serena Cavada e Diego Salvadori sono impiegati: abitano a Bolzano e hanno tutti e tre dei figli. Ad unirli, la battaglia in difesa della famiglia naturale. Per questo hanno creato il circolo bolzanino di «La Manif Pour Tous», l’associazione nata in Francia nel 2012 con una sede però anche in Italia. L’altra sera hanno organizzato una conferenza al teatro Rainerum dal titolo: "Voglio la mamma e il papà: i diritti dei bambini o i bambini come diritto?». Relatore il giornalista-scrittore Mario Adinolfi: in sala c’erano oltre duecento persone. Folto pubblico anche in occasione del primo incontro proposto all’inizio di ottobre. A conferma che il tema interessa. «Perché - dicono - se salta il modello della famiglia tradizionale, formata da un uomo e una donna, tutto diventerà possibile. Ed è questa la direzione nella quale la nostra società sta andando».

Preoccupa non poco i difensori della famiglia naturale il riconoscimento dei matrimoni gay celebrati all’estero. Proprio ieri a Roma, mentre era in corso il Sinodo dedicato alla famiglia, il sindaco Ignazio Marino ne ha registrati 16 in mezzo alle polemiche e sfidando il no del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha definito illegittimi gli atti. Lo stesso sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, dopo aver incontrato i responsabili dell’associazione Centaurus, ha promesso che creerà una sorta di registrato parallelo dove verranno annotate le unioni gay.

«Si generano solo illusioni in queste persone - dicono i rappresentanti del circolo bolzanino di La Manif Pour Tous - in quanto le registrazioni non hanno di fatto alcun valore. Ciononostante, sono atti pericolosi, perché hanno l’effetto di demolire piano piano il concetto stesso di famiglia. E per noi di famiglia ce n’è una sola».

Omofobi e bigotti? A chi li accusa rispondono così: «Nella nostra associazione ci sono cattolici, atei, musulmani che in comune hanno l’obiettivo di difendere la famiglia. Riconosciamo alle coppie gay determinati diritti, ma le loro unioni non possono essere equiparate ai matrimoni tra persone di sesso diverso. Se - come pare si voglia fare - ciò avverrà, il passo successivo sarà il riconoscimento del diritto a queste persone ad avere dei figli, adottandoli o attraverso la fecondazione eterologa».

A differenza del movimento de le “Sentinelle” che organizza in genere manifestazioni silenziose, “La Manif Pour Tous” punta sulle conferenze: «La gente deve sapere cosa sta avvenendo. Abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa, quando un anno fa abbiamo visto la guida all’educazione sessuale dell’Oms da 0 anni in su, secondo cui in nome del piacere tutto è ammesso».













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