La Lega punta al pieno «Bolzano ha paura, il sindaco ha fallito» 

La testa di lista. Il Carroccio schiera nei primi quattro posti Nevola, Brillo, Pancheri e Dottori «Ripuliremo i parchi e le strade, le donne non avranno più timori ad uscire la sera. La città è piena di accattoni e clandestini. La sicurezza è al centro del programma nostro e di coalizione»



Bolzano. La prima uscita della coalizione era stata organizzata all’Eberle, sulla collina che domina la città. Per la presentazione della lista la Lega ha accorciato le distanze: candidati schierati davanti al municipio. Nel 2016 elessero 5 consiglieri (11,11%), quarto partito dopo Pd, Svp e M5S. Con il candidato sindaco Roberto Zanin puntano a vincere ed eleggere «otto-dieci consiglieri leghisti», è la stima del capolista Luigi Nevola. I candidati sono 29, con 6 donne.

Alla presentazione ieri hanno partecipato solo i primi quattro candidati: Nevola (consigliere comunale, insegnante), Patrizia Brillo (lavora in uno studio commercialista), Kurt Pancheri (attuale capogruppo, militante storico) e Niccolò Dottori (19 anni, iscritto a Giurisprudenza).

«Li conosco tutti e li stimo», dice Zanin. La scelta di presentare la lista solo con i primi quattro candidati viene spiegata così dal coordinatore cittadino Filippo Maturi (deputato e consigliere uscente, non candidato): «La nostra legge elettorale prevede la possibilità di esprimere fino a quattro preferenze. La testa di lista indica il messaggio politico che vogliamo lanciare. Nevola è un consigliere uscente, Patrizia Brillo è una donna, Kurt Pancheri è consigliere uscente e uno dei nostri candidati di lingua tedesca e infine Dottori come rappresentante dei giovani che vogliamo portare nelle istituzioni». La lista è stata depositata ieri pomeriggio in Comune. «Fino a quel momento nessuno è candidato...» aveva chiarito Maturi. E allora Nevola, dopo il rifiuto, è tornato in gioco. In caso di vittoria un posto in giunta potrebbe essere suo. Al quinto posto c’è il consigliere Marco Caruso (passato da poco nella Lega): nei giorni scorsi circolavano voci di un suo ritiro (l’interessato non conferma). «Ciò che nel programma di coalizione riguarda la sicurezza è entrato quasi esclusivamente su proposta della Lega», riferiscono i candidati in piazza. Nevola, che rivendica anche competenze e impegno sul sociale, dice: «Bolzano è cambiata, le persone non si sentono più sicure. Vogliamo restituire la città ai bolzanini». La Lega punta ancora sul progetto «strade sicure» con i militari a presidio ma, aggiunge il capolista, «i parchi diventano sicuri se li riempi di iniziative. Allora arrivano le famiglie». Patrizia Brillo difende le ragioni delle donne che vogliono realizzarsi nel lavoro e che «vanno supportate». E le donne «devono essere libere di muoversi, ma a Bolzano la sera hanno paura». Kurt Pancheri accusa: «Ogni Paese europeo difende i propri confini, solo l’Italia è un colabrodo. Bolzano è piena di gente che chiede l’elemosina e spaccia». Dottori si considera un rappresentante «dei giovani che hanno voglia di impegnarsi in politica». Confermata l’assenza (polemica o meno) di alcuni eletti e militanti storici, è sfumata anche la candidatura per il Consiglio di Cristina Oberrauch (sorella dell’ex candidato sindaco Robert Oberrauch). Nella lista gli eletti nelle circoscrizioni Renato Dian, Gianfranco Marchi e Deborah Sibi. Poi i candidati in ordine alfabetico. Tra questi, Franceschina Gattuso («parente del calciatore»), l’imprenditore Giuseppe Martucci, Sebastiano Palmeri (noto nel mondo della pallavolo), Loris Polato (Vespa Club), l’avvocato Gabriele Repetto, Marco Schöpf e il militante storico Roberto Selle. Gli altri nomi: Rosario Andreani, Paolo Angelo, Francesco Bertagnolli, Alan Bondoni, Luca Dal Piaz, Diego Dallapiazza, Mattia De Bacco, Cinzia Fanigliulo, Claudia Grande, Mirche Hristov, Sylwia Malgorzata Pakulska, Ettore Piccolin, Bruno Rosin e Luca Simone Segna. FR.G.

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