«La linea ferroviaria ora è poco controllata» 

Solo pochi giorni fa la denuncia del Siulp e Coisp contro la riduzione del personale per i migranti



BOLZANO. Solo un paio di giorni fa, con un comunicato molto dettagliato, la Segreteria Provinciale Siulp e la Segreteria Provinciale Coisp , rispettivamente nelle perone di Mario Deriu e Fulvio Coslovi, avevano stigmatizzato la decisione di ridurre il numero del personale da impiegare nella gestione dei migranti e nei controlli lungo la ferrovia del Brennero. «Ben lungi dal dire che quanto accaduto martedì sera poteva essere evitato – spiega Deriu – perché certe tragedie sono probabilmente frutto della fatalità, ma certo è che sì’è registrata la drastica riduzione dei servizi mirati, con un vistoso e inevitabile arretramento del controllo del territorio nelle stazioni di Bolzano e Bressanone nonché, a Bolzano, nell'areale ferroviario. In questo momento il poco personale disponibile viene impiegato esclusivamente nelle “scorte trilaterali”». L’apparato sicurezza risulta in affanno, insomma, mentre la «gestione degli uomini – prosegue Deriu – diventa difficile e destinata ad avere effetti comprimenti sotto l'aspetto dell'impiego e contrattuale. Dobbiamo ricordare inoltre che, se sino ad oggi il sistema si è mostrato all'altezza per efficienza ed efficacia, riducendo la pressione presso il Brennero, lo si deve in primis alla riconosciuta professionalità di tutti gli operatori di polizia coinvolti nella gestione dell’immigrazione (Polizia Scientifica, Immigrazione, Commissariato Brennero e tutta la Polizia Ferroviaria) ma anche alle risorse umane messe in campo, che hanno permesso importanti risultati nei controlli preventivi e respingimenti, sino a dissuadere e quasi azzerare i viaggi disumani a queste persone disperate». I dati esigui riferiti al Brennero, gli stessi che hanno convinto i vertici di Polfer e la questura a ridurre il persona, non sono casuali, ma frutto del grande lavoro svolto fino ad ora. «La contrazione degli organici nell'attività preventiva, ma con il contestuale mantenimento delle “scorte trilaterali”, avràè effetti negativi. Nei giorni scorsi, Deriu e Coslovi erano intervenuti con forza, presso gli organi ministeriali e locali, per chiedere di non procedere alla riduzione del personale «ed evitare così che il Brennero torni ad essere l’imbuto dell’immigrazione, come già accaduto in passato, con Bolzano destinata a subirne le ripercussioni in termini numerici, oltre alle inevitabili conflittualità e le preoccupanti conseguenze internazionali che andrebbero a ricadere interamente sul personal della polizia».















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