La lotta al traffico punta su car sharing e bici elettriche

Sui bus informazioni sui mezzi di trasporto “alternativi” Si lavora con la città di Brig-Glis nell’Interreg Italia-Svizzera


di Giuseppe Rossi


MERANO. Gestire la mobilità in una città turistica non significa mettere un divieto qui, un senso unico lì, invertire un senso di marcia o introdurre a macchia di leopardo zone a traffico limitato piuttosto che isole pedonali. Serve prima di tutto un concetto di base su priorità (bici, pedoni, bus e treni) e su come si vuol far circolare l'enorme quantità di macchine in circolazione.

L'assessore alla mobilità Madeleine Rohrer chiamata un anno e mezzo fa dal sindaco Paul Rösch a ricoprire il ruolo di referente esterno alla giunta, lo aveva detto subito. Non vedrete grandi provvedimenti, ma tantissimi interventi che messi assieme porteranno a cambiare le abitudini dei cittadini in merito ai loro spostamenti.

Qualcosa, nonostante il "calmi tutti" iniziale, in questo anno e mezzo a Merano è stato fatto: è stata confermata l'isola pedonale in corso Libertà dopo la sperimentazione, è stata introdotta una nuova regolamentazione al traffico nel quartiere Steinach e sono spuntati tanti nuovi parcheggi a pagamento di superficie.

Ci sono linee guida per la viabilità nel quartiere Wolkenstein, ma il piano per ridefinire le piste ciclabili, annunciato per pronto a inizio primavera, deve ancora essere presentato.

La smart mobility Merano intanto pensa ai comportamenti dei suoi cittadini, cercando di condizionarli anche con le nuove tecnologie della cosidetta smart mobility. In quest'ottica rientra il progetto "Mentor" - un nome un programma, potrebbe pensare qualcuno, anche se non è così - al quale Merano ha deciso di partecipare sfruttando il primo bando del programma Interreg Italia-Svizzera. Il Comune sarà affiancato in questa avventura da Sasa e da Idm Alto Adige. Dopo l'adesione, da dicembre si passerà alla fase operativa, elaborando proposte di progetto in forma definitiva.

"La mobilità si sta trasformando da un paradigma basato sul possesso dell'automobile privata a un concetto di mobilità come servizio, centrata sul trasporto pubblico e completata da forme di condivisione dei mezzi come il bike sharing e il car sharing", afferma l'assessore alla mobilità Madeleine Rohrer. "Oggi le tecnologie possono darci una grossa mano per ripensare la mobilità come noi la conosciamo. Noi vogliamo sperimentare - concretamente sul nostro territorio e in attiva collaborazione con residenti e turisti - nuove soluzioni che accelerino questo processo".

Le nuove fermate Tra le varie misure previste, la creazione di nuove fermate pensate per rendere più comodo il trasferimento da un mezzo di trasporto all'altro.

Le fermate saranno caratterizzate dalla presenza di bici a noleggio e schermi informativi in grado di comunicare in tempo reale non solo il prossimo passaggio degli autobus, ma anche la disponibilità delle auto del servizio di car sharing e delle bici a noleggio così come altre informazioni utili. Tali schermi saranno montati anche sui mezzi pubblici per permettere ai viaggiatori di decidere di volta in volta la combinazione migliore di mezzi di trasporto da utilizzare.

Servizi flessibili È prevista inoltre l'attivazione di un nuovo servizio di e-bike sharing sovracomunale e la sperimentazione di servizi flessibili o a chiamata basati sulla domanda corrente degli utenti. Misure simili verranno testate anche nella città svizzera di Brig-Glis assieme all'operatore di trasporto pubblico Postauto, entrambi partner del progetto Mentor. Brig-Glis è un centro dell'area di madrelingua tedesca nel nord del Canton Vallese, noto per il suo importante ruolo nel sistema di trasporto ferroviario svizzero.

Postauto Postauto opera su tutto il territorio svizzero e gestisce attualmente 869 linee di trasporto pubblico con 2.193 mezzi pubblici, che percorrono annualmente 11.869 chilometri trasportando 141 milioni di passeggeri. Ne beneficerà anche il servizio Sasa, che da Postauto ha tutto da imparare. A Sion, poco lontano da Brig, Postauto sta già testando da alcuni mesi un mini shuttle elettrico senza conducente.

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