Bolzano

La piazzetta di Don Bosco diventa il giardino dei bimbi

Una cinquantina di bambini del centro “Estate in Arte” all’opera con le piantine. Soddisfatti i promotori: «Partendo da piccoli gesti si può educare la comunità a prendersi cura del quartiere»


Maddalena Ansaloni


BOLZANO. Venerdì la piazzetta Don Bosco a Bolzano si è trasformata in un insieme di giochi e colori. I bambini del quartiere, infatti, armati di pennello e paletta, hanno conquistato il luogo, piantando nuovi semi nelle aiuole e decorando di fiori colorati il porfido della piazza. Tutto questo è avvenuto grazie a “Semi di cultura” progetto che punta al rinnovamento urbano e botanico della città, presentato dalla cooperativa sociale Edu Art, insieme alla bottega di cultura Don Bosco Social, per la Bolzano Art Weeks.

I protagonisti di questo evento sono stati una cinquantina tra gli oltre 100 bambini e bambine che tra fine giugno e fine agosto hanno frequentato “Estate in Arte”, il centro estivo organizzato da Edu Art. L’iniziativa estiva aveva coinvolto i bambini in laboratori e corsi con artisti di tutti i generi, accompagnando inoltre i partecipanti attraverso varie visite al Museion, al termine delle quali venivano dati dei semi in regalo. «È stato lì che abbiamo pensato: piuttosto di rischiare lo spreco di questi semi in qualche cassonetto, sarebbe bello proseguire questo laboratorio», afferma Arta Ngucaj, Così è nato “Semi di cultura”.

Le aiuole sono state ripulite con l'aiuto di Ipes, mentre con le giardinerie Edward e Schullian è stato creato il primo prototipo di composizione vegetale. Sono state scelte piante resilienti, che necessitano di poca acqua: agavi, un tipo particolare di salvia, Melissa, Rosmarino, fiordalisi e trifogli. Una delle sei aiuole è stata riqualificata con la composizione già in vista mentre nelle altre sono stati piantati i semi del Museion. Le mani che hanno reso concreto tutto ciò sono proprio quelle dei bambini, che così potranno veder crescere ogni giorno il proprio gesto di cura per il quartiere.

La serata si è conclusa con un'azione di live painting guidata da Sciaf.Sciaf (Arta Ngucaj e Arben Beqiraj), con Stefano Riba, grazie alla quale la piazza può adesso vantare un pavimento dal pattern floreale. «Come bottega di cultura abbiamo cercato di lanciare dei segnali: questa non è una piazza, è un salotto a cui vogliamo dare un altro taglio di presenza, di costanza ma anche di vivibilità, tra quello che proponiamo e portiamo avanti» spiega Arta Ngucaj e conclude: «Sono pillole per combattere il degrado, partendo dai piccoli gesti si può educare la comunità a prendersi cura del proprio quartiere».













Altre notizie

Attualità