La piscina non basta più e perde pure acqua

Si attendono gli esiti delle verifiche ma si ipotizza un rivestimento in acciaio Resta però il nodo irrisolto: la vasca è troppo piccola per le esigenze della città


di Bruno Canali


LAIVES. La settimana di ferie delle scuole è servita al Comune di Laives per far effettuare delle verifiche statiche alla piscina coperta che si trova sotto la palestra del palazzetto dello sport. «È un impianto natatorio che oramai ha più di trent'anni - dice il vice sindaco Bruno Ceschini - e quindi si rendeva necessario effettuare delle verifiche statiche visto il tempo trascorso e l'uso continuo che se ne fa. I risultati della verifica tecnica non li sappiamo ancora ma laddove necessario, semmai si provvederà con i necessari interventi». Il palazzetto dello sport di Laives è stato da poco riconsegnato dopo un lungo lavoro di ristrutturazione che lo ha praticamente trasformato all'interno. Il vice sindaco comunque esclude che questi lavori siano da collegare in qualche maniera alle verifiche statiche nella piscina sottostante, come invece aveva ipotizzato qualche consigliere comunale. Sembra anche che la vasca della piscina coperta non garantisca più quella impermeabilità che serve e che nei locali interrati, dove si trovano anche gli impianti per la depurazione dell'acqua, si siano già manifestate delle infiltrazioni d'acqua, tanto che a più riprese si era sentito parlare della possibilità che la vecchia vasca possa prima o poi essere rivestita con una guaina di acciaio inossidabile al suo interno, una soluzione che anche altri impianti natatori hanno adottato per risolvere definitivamente il problema delle perdite d'acqua. «Di queste cose non si è parlato - afferma però il vice sindaco Bruno Ceschini - e, come detto, prima di tutto dobbiamo vedere il risultato della verifica statica». Altro tema di cui si parla da tempo è quello delle dimensioni, oramai insufficienti, della piscina coperta, nata a suo tempo come impianto a principale vocazione scolastica ma che poi è diventato essenziale anche per alcune società natatorie comunali che praticano l'agonismo giovanile. Una vasca da 25 metri di lunghezza, con quattro corsie da dividere non è il meglio che si possa pretendere e se poi, come succedeva fino a tempo fa, c'erano pure occasioni nelle quali atleti in allenamento e bagnanti occasionali condividevano gli stessi spazi in acqua, si può immaginare il risultato. L'ultima volta che si è parlato di ampliamento però è stato al tempo in cui Sara Parise era una stella del nuoto internazionale.

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