La pista ciclabile è pronta ma non convince il rione 

Costata 230 mila euro, lunga 290 metri. Mantenuti tutti i parcheggi e gli alberi I residenti però lamentano: pericolose la rotonda e l’uscita dalle Professionali


di Davide Pasquali


BOLZANO. Inaugurata nel primo pomeriggio di ieri la nuova pista ciclabile di via Santa Geltrude, nel tratto compreso fra la rotonda di via Claudia Augusta e via San Vigilio. Una ciclabile fortemente voluta dall’assessorato comunale alla Mobilità di Marialaura Lorenzini, assai controversa però sin dall’inizio, terminata in tre mesi di lavoro con una spesa di circa 230 mila euro Iva compresa. Al termine del cantiere, finito in tempo per non intralciare l’avvio dell’anno scolastico, la strada è stata risistemata con la nuova illuminazione a led, i nuovi parcheggi e i posti per il carico/scarico; i nuovi alberi - per l’eliminazione di quelli preesistenti ci si era fortemente battuti nel rione con una raccolta firme che aveva raggiunto le ottocento sottoscrizioni - sono stati ripiantati; le biciclette fluiscono e anche in gran copia; ma i punti critici non mancano e a lamentarsene sono gli stessi residenti, i ciclisti in primis ma anche gli automobilisti. I punti ritenuti pericolosi, in poche centinaia di metri, sono almeno tre: rotonda di via Claudia Augusta verso la galleria del Virgolo, uscita degli studenti dalle scuole professionali, incrocio con via San Vigilio.

Il nuovo percorso pedociclabile realizzato sul lato est di via Santa Geltrude collega via Claudia Augusta a via San Vigilio. Con questa nuova infrastruttura, questo il primo vanto espresso ieri dal Comune, si sono superati i 52 chilometri di ciclabili cittadine. Si tratta di un intervento, come ha sottolineato ieri all’inaugurazione l’assessore Lorenzini, importante non solo per il quartiere ma pure per il collegamento con il campo Coni e le scuole, le Professionali e la primaria Gianni Rodari. Lunga 290 metri, larga 4 metri (2,5 per le corsie ciclabili e 1,5 per il marciapiedi), 16 nuovi alberi piantumati, identico numero di parcheggi rispetto a prima con, in più, quattro altri stalli realizzati alla rotonda di via Claudia Augusta. L'assessore alla mobilità del Comune ha confermato che nella primavera/estate del 2019 sarà realizzato anche il secondo lotto dei lavori, ovvero il prolungamento della pedociclabile verso via Castel Flavon, fino all'altezza della scuola Stolz. «Un collegamento - ha chiarito l’assessore Lorenzini - particolarmente necessario per dare la possibilità agli abitanti di Oltrisarco di spostarsi in modo sostenibile, collegandosi alla rete ciclopedonale della città in sicurezza e senza essere costretti a percorrere tratti stradali trafficati, come quello di via Santa Geltrude che vede transitare nella stessa corsia non solo biciclette e automobili, ma pure bus».

Tutto assolutamente corretto, ma ci sono almeno tre ma. Il primo viene segnalato sia dai genitori preoccupati che dagli automobilisti: per chi in auto proviene dalla rotonda di via Roma e vuole proseguire verso la galleria del Virgolo, la ciclabile oltre la rotonda è pericolosissima. Ci si ferma prima della rotonda per far attraversare i pedoni di fronte a Volksbank e Poli, ma poi si è convinti di poter andare, lanciati verso la galleria del Virgolo. Sarà questione di abitudine, forse col tempo gli automobilisti capiranno di dover rallentare anche in uscita dalla rotonda, ma per ora spesso non accade e più volte si sono sfiorati gli scontri con i ciclisti. Secondo punto pericoloso: se davanti al campo Coni il problema è minimo, raggiunge dimensioni importanti all’uscita dalle Professionali. Centinaia di ragazzi escono e, nonostante la ciclabile sia stata fatta curvare e si siano posti a terra dei deviatori di plastica per imporre ai ciclisti di allontanarsi dai cancelli, i conflitti fra pedoni e ciclisti di sicuro non mancheranno. Infine, il terzo punto pericoloso, all’incrocio con via San Vigilio: ci sono da schivare palo della luce e soprattutto idrante, l’attraversamento è a rischio perché le auto in discesa non viaggiano piano, poi si arriva davanti alle elementari e... la pista ciclabile finisce. Nel senso che chi vuole proseguire verso sud deve attraversare la strada e proseguire in sede non protetta. La ciclabile, infatti, prosegue soltanto per chi in bici procede in senso opposto.

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