La Provincia «congela» gli straordinari

Anche nel 2013 il 30% delle ore in pIù non verrà pagato in busta paga ai dipendenti dell’amministrazione


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Tagli per la spending rewiev, ma anche scelte di spesa non sempre sotto controllo stanno mettendo in seria difficoltà la gestione finanziaria della potentissima Provincia di Bolzano che può sempre contare comunque su un bilancio di circa cinque miliardi di euro.

E così dopo aver bloccato il pagamento del 30% delle ore straordinarie lavorate dai dipendenti già nel 2012, fra le proteste dei sindacati e ovviamente degli interessati, anche quest'anno si riproporrà il medesimo schema destinato a spostare sulla gestione del prossimo anno una somma compresa fra i tre ed i cinque milioni di euro; non una cifra enorme come si vede, ma tale evidentemente da fare la differenza in tempi in cui risparmio e lotta ad ogni spreco sono diventate un ordine tassativo. Il provvedimento restrittivo sugli straordinari verrà adottato nelle prossime settimane in contemporanea, guarda caso, con la liquidazione di quel 30% delle somme spettanti e congelate nel 2012. Insomma con il tradizionale “bastone e carota”.

Ma il caso della gestione delle ore straordinarie del personale pare essere solo la punta di un iceberg ben più consistente: basti pensare al blocco di un terzo di tutti i pagamenti delle fatture di fornitori ed imprese imposto dalla giunta prlo scorso anno e che tanto ha messo in fibrillazione, e spesso in vera e propria condizione di crisi, decine e decine di aziende. Soprattutto se si valuta la natura stessa del tessuto produttivo altoatesino per oltre il 90% composto da piccole e medie imprese impegnate spesso con l'ente pubblico ed i suoi ritardi nei pagamenti. E se a tutto ciò si somma anche l'enorme difficoltà nell'ottenere credito dal sistema bancario ben si comprende come gli stati di risi si stiano moltiplicando in misura analoga alla verticale crescita del ricorso alla cassa integrazione in deroga ed al numero dei fallimenti.

“L'attuale situazione della finanza provinciale – commenta il segretario della Cisl, Michele Buonerba – deriva anche in buona parte da quella serie di leggi di spesa che governano, si fa per dire, le uscite dalla casse provinciali. Sono infatti ben 104 le norme varate nei decenni, spesso poi modificate con i provvedimenti omnibus che la giunta vara almeno due volte all'anno tanto da creare un groviglio di norme che spesso si sovrappongono fra di loro. Come sindacato abbiamo chiesto ancora all'inizio dell'attuale legislatura che si varasse un urgente azione di semplificazione delle leggi di spesa. In vista delle elezioni provinciali d'autunno torneremo a chiedere semplificazione e trasparenza nella spesa pubblica”.













Altre notizie

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli
il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

Attualità