La Provincia: Ipes, spese di manutenzione a carico degli inquilini

Istituto edilizia sociale nella bufera. Durnwalder annuncia una stretta a carico degli inquilini: "In futuro l'Ipes non pagherà più gli interventi di ordinaria manutenzione all'interno degli alloggi"



BOLZANO. La dura relazione della commissione d'inchiesta sui vertici dell'Ipes ha portato la giunta provinciale a discutere ancora una volta della gestione all'interno dell'istituto per l'edilizia sociale. Si attende il piano di riorganizzazione affidato all'assessore competente Christian Tommasini, ma alcune novità stanno già per essere definite.
Una di queste riguarda ad esempio le spese per l'ordinaria manutenzione. Il presidente della giunta Luis Durnwalder è stato molto chiaro in merito: «In futuro - ha annunciato - l'Ipes non pagherà più gli interventi di ordinaria manutenzione all'interno degli alloggi. Questi piccoli lavori, che sono molto difficili da controllare anche perché non è sempre facile trovare un artigiano disposto ad eseguire un singolo lavoro magari con poco tempo a disposizione, sono uno dei motivi che hanno portato ai problemi recenti all'interno dell'Ipes. Dappertutto queste spese sono a carico degli inquilini, solo da noi è l'Ipes a pagare anche la sostituzione di una finestra o la riparazione di una porta. Questo però non lo ritengo giusto, anche perché così chi abita all'interno degli alloggi Ipes non presta attenzione all'arredamento interno. Discorso diverso per quanto riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, che giustamente continueranno ad essere a carico del proprietario e quindi dell'istituto». Tommasini conferma: «Stiamo lavorando ad una serie di novità anche per quanto riguarda le spese di manutenzione. Quello che vogliamo ottenere sono regole certe che chiariscono bene le spese a carico degli inquilini e quelle che invece sono di competenza dell'istituto».
Durnwalder è tornato brevemente anche sulle dure accuse contenute nella relazione finale della commissione d'inchiesta guidata dal capogruppo Svp Elmar Pichler Rolle: «Criticare adesso è facile, ma personalmente non me la sento di imputare alcuna colpa al presidente dell'Ipes Albert Pürgstaller e nemmeno al direttore generale Franz Stimpfl. Non potevano certo sapere quello che stavano facendo altri dipendenti». Non la pensa così il consigliere provinciale Andreas Pöder, membro anche lui della commissione d'inchiesta: «L'intero vertice dell'istituto ha commesso gravi errori e chi adesso se la prende col solo direttore generale non fa altro che cercare un capro espiatorio per nascondere le responsabilità politiche di chi avrebbe dovuto guidare l'istituto, a partire dal presidente Pürgstaller. La verità è che né la giunta provinciale né il consiglio di amministrazione guidato da Pürgstaller hanno dato delle direttive in merito agli appalti. Il mancato controllo da parte dei dirigenti e dei politici è un problema che la relazione della commissione d'inchiesta ha però evidenziato solo marginalmente. Anche per questo non ho votato a favore e mi sono astenuto: il contenuto delle accuse è corretto, ma non abbastanza duro nei confronti di chi aveva responsabilità di controllo all'interno dell'istituto per l'edilizia sociale», chiude il leader dell'Union.

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