La Provincia taglia 200 dipendenti

Durnwalder: bilancio più magro del 4,5%, riduciamo il personale



BOLZANO. Meglio del previsto, peggio del 2010. Così si presenta il bilancio provinciale 2011. Rispetto all'anno in corso, mancheranno circa 200 milioni e per risparmiare Durnwalder ipotizza un blocco del turn-over «per 100-200 dipendenti». Critici i sindacati: «Non è così che si fanno economie».
Ieri la giunta provinciale ha iniziato a discutere del bilancio 2011. Il confronto si prospetta molto lungo: entro il 4 ottobre i singoli assessori dovranno presentare le proprie richieste, mentre l'approvazione definitiva non avverrà prima della seduta del 25 ottobre. «Sarà un bilancio totalmente nuovo, basato non più sulla spesa storica ma sugli effettivi fabbisogni», sottolinea l'assessore alle finanze Roberto Bizzo.
MINORI ENTRATE. Ieri intanto è stato fatto il punto sulle entrate. Il timore era quello di perdere almeno 80 milioni per via della crisi economica e delle conseguenti minori entrate derivanti dal gettito tributario. Invece la perdita su imposte e tributi sarà limitata a un meno 0,7%-0,9%, che tradotto in soldoni significa un minor introito di 50 milioni. «È la dimostrazione - afferma Bizzo - che le misure anticrisi sono state tempestive ed efficaci».
Ci sono poi due incognite legate ai rapporti con Roma. La prima riguarda l'effettivo impatto sul bilancio dell'accordo di Milano siglato il 30 novembre scorso, la seconda i 100 milioni che la Provincia dovrà destinare alle nuove competenze (60 milioni che dovrebbero finanziare Poste, Rai, conservatorio e università) e alle aree confinanti con l'Alto Adige (40 milioni). Complessivamente, si tratta di una cifra attorno ai 200 milioni, che equivale a una riduzione nell'ordine del 4,5% rispetto al bilancio del 2010.
I RISPARMI. L'assessore Bizzo sottolinea che la spesa ordinaria e quella per il welfare («e quindi per il settore sociale, la sanità e il lavoro») non subiranno tagli. «Sugli altri capitoli ci sarà invece da discutere in base agli investimenti e alle spese che la Provincia riterrà strategiche». Un possibile fattore di risparmio lo ha anticipato ieri direttamente Durnwalder: «In futuro - ha annunciato - dovremo ridurre il personale. È ovvio che dovremo farlo in dialogo con i sindacati con cui la trattativa non sarà facile, ma ritengo anche che l'amministrazione pubblica possa fare a meno di 100-200 dipendenti. Questo non significa che licenzieremo personale, anzi, posso assicurare che nessuno perderà il posto. Però potremmo bloccare il turn-over».
I SINDACATI. Com'era facilmente prevedibile, la proposta di Durnwalder non trova per nulla d'accordo i sindacati. «La Provincia - sostiene il segretario provinciale della Cisl Michele Buonerba - potrebbe risparmiare molto di più su altri capitoli di spesa. Certamente non sarà il taglio di 200 dipendenti a far recuperare duecento milioni all'amministrazione. Piuttosto, ci chiediamo come la giunta intenda utilizzare l'avanzo di bilancio che sarà superiore ai 175 milioni di euro previsti inizialmente. Ricordiamo che c'è ancora sul tavolo la proposta sull'abolizione dell'addizionale Irpef». Lorenzo Sola, segretario provinciale della Cgil, si dice sorpreso dei numeri comunicati ieri dalla Provincia: «Abbiamo incontrato l'assessore Bizzo solo una settimana fa e ci era stato detto che bisognava aspettare ancora qualche settimana per avere dati certi e ora ci troviamo di fronte a una situazione che sembra già definita. Per noi la priorità resta il mantenimento dell'impegno sul welfare. La riduzione del personale? Non è questo l'unico modo per risparmiare».

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