La scuola media di Selva nel mirino dei vandali

I muri dell’edificio, che sta per essere abbattuto, riempiti di scritte oltraggiose Il sindaco Mussner: «Stupidaggini da condannare, ma senza sopravvalutare»


di Aldo De Pellegrin


SELVA GARDENA. L'anno scolastico 2012 - 2013 è appena andato in archivio, dalla fine della settimana scorsa, almeno per quanto riguarda gli studenti “non in esame”, ma a Selva Gardena non lo ha fatto nel migliore dei modi. La chiusura d’anno scolastico, infatti, nella locale scuola media ha lasciato dietro di sè un episodio indubbiamente brutto e di cattivo gusto, soprattutto per una scuola. Un episodio che oltre a non essere passato inosservato - e come avrebbe potuto? - ha lasciato uno strascico di legittima indignazione in larghi strati della popolazione, anche per il buon nome e la fama di cui gode l'istituto. E' successo che dopo la festa di chiusura dell'anno scolastico e con l'edificio della scuola media di Selva che è destinato all'abbattimento per essere ricostruito in una dimensione ampliata e più adatta ai tempi, sui muri esterni dello stabile sono comparse, scritte con lo spray nero, una lunga serie di volgarità e di insulti. Termini, anche in dialetto “maccheronico” e anche contro l'istituzione scolastica, di cui l'appellativo “carcere di stato” è forse l'unico ripetibile.

Ma non basta, perchè a inframmezzare gli epiteti sono stati raffigurati anche inequivocabili simboli nazisti di ben nota e triste memoria, che danno da pensare ancor più che non le frasi volgari.

Le interpretazioni del gesto spaziano comunque dalla tolleranza fino alla riflessione e alla condanna più assoluta, che non tocca solo gli autori delle scritte. Klaus Demetz, che ha segnalato il brutto episodio corredandolo con le immagini di ciò che è successo, si dice assai perplesso per quanto ha visto, chiedendosi e chiedendo anche in generale a chi esso sia attribuibile: «Solo agli alunni? O anche agli insegnanti e ai genitori? E ci sono pure responsabilità politiche da leggere in quei segni?».

Senza dimenticare il discorso sociale che, in un contesto che mette un po' tutto a disposizione di tutti, anche la capacità di discernimento e la soddisfazione del conquistarsi i traguardi finisce con il venire meno.

L'episodio viene invece letto con più tolleranza dal sindaco di Selva, Peter Mussner, che bolla l'pisodio come «una sciocchezza di giovani che nella maggior parte dei casi non sanno neppure cosa stanno facendo. Sono ragazzate e stupidaggini che non vanno sopravvalutate, ma condannate e basta. Probabilmente - prosegue il sindaco - tutto è nato dalla festa e dalla concessione che è stata fatta agli studenti, di “graffitare” a loro discrezione le pareti interne della scuola, che è destinata alla ristrutturazione. Qualcuno di loro, più sciocco di altri, si è trovato con lo spray in mano e ha perso la tramontana, senza rendersi conto di cosa stesse scrivendo e facendo».

Il danno si limita comunque alla vergogna di quelle scritte che dovranno restare sui muri estrerni della scuola media ancora per qualche giorno. Pochi comunque, assicura il sindaco Mussner, perchè «il cantiere per i lavori di abbattimento sarà impiantato già questa settimana. Dapprima si inizierà su un altro lato, dove si trovano delle parti di amianto che vanno rimosse con più cautela e avviate allo smaltimento, ma subito dopo toccherà all'edificio principale. Entro due settimane al massimo della costruzione, delle scritte e dell'episodio non rimarrà più traccia».

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