La Sel querela ed entra nel processo

La società elettrica si ritiene danneggiata. Nel capo d’imputazione le prove del grande raggiro



BOLZANO. Il nuovo vertice della Sel ha deciso di entrare nel processo a carico dei vecchi dirigenti in qualità di parte lesa. Per farlo ha depositato querela e probabilmente si costituirà parte civile nel procedimento. Il capo d’imputazione messo a punto dalla Procura a carico di Maximilian Rainer (quale direttore generale), Klaus Stocker (quale presidente del consiglio di amministrazione) e Franz Pircher (quale presidente del collegio sindacale) parla chiaro. In primo luogo la Sel (sulla base di un recente pronunciamento del Consiglio di Stato) viene definita «azienda dipendente dalla Provincia autonoma di Bolzano avente sostanziale natura pubblica». E’ un passaggio fondamentale in quanto i suoi dirigenti, grazie a questa classificazione giuridica, vengono ritenuti pubblici ufficiali (o incaricati di pubblico servizio) nell’espletazione delle loro funzioni. Nel capo d’imputazione c’è l’esplicito riferimento a due date: 24 novembre e 22 dicembre 2006. Sono i giorni in cui il Cda di Sel, decise, sulla base della relazione del presidente Klaus Stocker di rinunciare all’acquisto della centrale di Mezzaselva secondo la proposta di vendita della «Parcheggi Italia spa» che ne deteneva la proprietà. I tre indagati sono accusati di aver provocato un danno di rilevante gravità alla Sel e di aver agito a tutela dei propri interessi patrimoniali. Al cda fu in effetti sottaciuto che il direttore generale Rainer già in data 9 giugno 2006 aveva avuto un incontro a Vienna con Johann Breiteneder (legale rappresentante della «Parcheggi Italia spa» ) nel quale si era dichiarato disponibile ad acquistare la centrale idroelettrica di Mezzaselva come Sel o «con altro soggetto da lui indicato» al prezzo di 450 mila euro. E’ questo uno dei punti di maggiore forza del teorema accusatorio perchè è la dimostrazione di un piano preordinato. Fu così che nella relazione al consiglio di amministrazione furono evidenziate caratteriristiche e potenzialità tecniche errate dell’impianto (sottacendo ad esempio che la produzione potenziale annua avrebbe potuto raggiungere quasi 4.5 GWh), ottenendo una sottovalutazione generale della centrale anche grazie a consulenze esterne (affidate alla ditta “Xelee” srl di Torino) in cui si dispose di evidenziare il solo valore dei macchinari e delle attrezzature della centrale, evitando accuratamente un accertamento del valore economico dell’impianto stesso.

(ma.be.)

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