La Trienala Ladina si muove tra “Caos e Ordine”

Sei gli artisti in mostra selezionati da una giuria internazionale



SAN MARTINO IN BADIA. “Chaos and Order” è il titolo della Trienala Ladina, mostra di arte contemporanea 2013, che, giunta alla quarta edizione, prenderà il via oggi al Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino in Badia insieme al parallelo Premio artistico di scultura Richard Agreiter. Il binomio caos e ordine che governa e pervade in modo ambivalente tutti i sistemi della società in cui viviamo – dall’economia alla tecnologia, dall’ambiente alla cultura, dalle questioni di genere a quelle identitarie – rappresenta quindi il peculiare Leitmotiv della Trienala 2013.

Ordine e caos, artificiale e naturale, locale e globale: concetti apparentemente in contrasto, ricorrenti nell’allestimento curato al Museum Ladin da Alfredo Cramerotti, che li mostra tuttavia non in contrapposizione fra loro, bensì connessi in una relazione reciproca dove l’uno non annulla l’altro. Un invito a usare l’arte contemporanea per leggere le ambivalenze dei sistemi e delle situazioni che viviamo quotidianamente per proiettarsi in ciò che sarà la nostra società.

Rappresentano tale binomio, tale ambivalenza le opere dei sei artisti espositori, che Cramerotti insieme a una giuria internazionale ha selezionato tra una rosa di 34 candidati: si tratta di Flurina Badel (CH), Julia Biasi (I/USA), Fabian Feichter (I), Manuel Riz (I), Martina Stufflesser (I) e Alesch Vital (CH). La Trienala Ladina è, infatti, una mostra d’arte collettiva. Nata per valorizzare e promuovere la produzione d’arte ladina, essa si pone come un punto di riferimento essenziale per artisti residenti in Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo e Ampezzo, nel Canton Grigioni e nel Friuli, o che abbiano un particolare legame con la storia, la cultura e le tradizioni di queste terre.

La Trienala Ladina sarà visitabile, gratuitamente, al Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino in Badia fino al 31 ottobre 2013.

Parallelamente, il museo esporrà anche l’opera vincitrice, tra 29 candidate, della terza edizione del Premio artistico di scultura Richard Agreiter: la particolare scultura in calcestruzzo dell’artista che vive e lavora a Perca Andreas Zingerle. Promosso dall’artista austriaco di origine ladina Richard Agreiter, da cui prende il nome, il premio è destinato a scultori che operano e abitualmente dimorano nelle zone del Tirolo storico (Tirolo del Nord, dell’Est, Alto Adige e Trentino) e nelle valli ladine e gode di una dotazione di 10.000 euro. L’inaugurazione della mostra con l’assegnazione del premio di scultura (e l’esposizione dell’opera vincitrice) si terranno oggi alle ore 18, al Museum Ladin Ciastel de Tor, in via Tor 65 a San Martino in Badia.

Ma vediamio da vicino i tre artisti locali che prenderanno parte alla mostra. Julia Biasi, nata nel 1980 a Merano da madre ladina e padre di lingua tedesca, vive attualmente a New York. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte “Cademia” a Ortisei, ha studiato per due anni architettura presso l’università tecnica di Innsbruck e l’università di Vienna per poi concludere gli studi delle arti libere presso l’accademia di Firenze e al Byam Shaw/Central Saint Martins School of Art di Londra. Manuel Riz nasce invece ad Arco, nell’agosto 1976. Nel 1995 si diploma all’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa, con la specializzazione di scultura in legno. Nel 1999 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera-Milano presentando la tesi: “Faceres e maschere: dalla tradizione alla modernità nel carnevale fassano”. Ha collaborato, presso la sede RAI di Bolzano, in qualità di programmista-regista per i programmi culturali televisivi e radiofonici in lingua ladina.

Martina Stuflesser è gardenese di Ortisei. dopo l’Istituto d’Arte frequenta Magistero d’Arte a Firenze e ha insegnato educazione artistica in diverse scuole medie altoatesine. Lavora attualmente come libera professionista in campo artistico a Bolzano.Infine c’è Fabian Feichter, pusterese del 1986. Frequenta la scuola professionale per l’artigianato artistico, Brunico, poi la Scuola professionale per scultori in legno di Selva, l’Accademia delle belle arti Monaco, col professor Olaf Metzel.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità