La Val Badia sotto choc piange Bonaldi

Tante le testimonianze di affetto. Michil Costa: «Era un generoso». Stefan Thaler (Sciclub Ladinia): «Quanto ci mancherà»


di Ezio Danieli


LA VILLA. La Villa, e tutta la Badia, sono sotto choc. Ma è tutto il mondo dello sport, in particolare del ciclismo e dello sci da fondo, a piangere la morte di Bruno Bonaldi, 71 anni, il marito di Maria Canins di cui era stato lo scopritore e poi il manager.

I funerali di Bonaldi sono stati fissati: si terranno lunedì dalle 14 nella chiesa parrocchiale di La Villa. Oggi e domani alle 20 il rosario in chiesa. Ci saranno la valle intera e i rappresentanti e i campioni di ieri e di oggi di tutti i settori dello sport di cui Bruno era un qualificato e ammirato esponente.

Dopo l’incidente di giovedì, a San Cassiano, ieri a Maria Canins, la vedova, e alla figlia Concetta sono arrivati moltissimi telegrammi di condoglianze e attestati di vicinanza.

Bruno Bonaldi è ricordato da Michil Costa, presidente del comitato organizzatore della Maratona dles Dolomites, che Bonaldi assieme alla figlia Concetta ha corso il 3 luglio: "Se n'è andato uno sportivo di razza. Bruno era un uomo di poche parole. Quando ti diceva qualcosa lo faceva in modo quasi brutale, ma era un pezzo di pane, un cuore generoso sempre pronto a darti una mano se avevi bisogno. Ricordo tutte le volte che mi ha sciolinato gli sci prima di una gran fondo. Il suo esempio mi mancherà molto e sono vicino a Maria e a Concetta in questo momento di grande dolore”.

Stefan Thaler, presidente dello Sciclub Ladinia, è stato assieme a Bruno Bonaldi fino allo scorso anno: "Nella nostra società ha lavorato con i ragazzi dagli 8 ai 15 anni. Li seguiva con competenza e professionalità, Ho fatto fatica a credere che Bruno non c'è più. La sua assenza si farà sentire molto per tutto lo sci".

Bonaldi, assieme ad Angelo Genuin e Luigi Weiss si era classificato al primo posto nella categoria delle squadre militari nel 1975 al trofeo Mezzalama, primo campionato del mondo di scialpinismo.

Intanto i carabinieri di Badia hanno concluso gli accertamenti sul tragico incidente. Giovedì, nel primo pomeriggio, mentre scendeva dal Passo Valparola verso San Cassiano, Bonaldi si è scontrato con un furgone su cui viaggiavano alcuni turisti tedeschi. Il conducente del mezzo - Bonaldi ha sbattuto sul parabrezza con violenza - è rimasto sotto choc a lungo. I soccorsi si sono mossi rapidamente, con l’ambulanza della Croce bianca, i vigili del fuoco e l’elicottero dell'Aiut Alpin, ma ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. Bruno Bonaldi ha cessato di vivere sul luogo dell'incidente e il suo corpo stato trasportato nella cappella mortuaria del cimitero di La Villa, paese di residenza della famiglia.

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