Laives: con la Cittadella a rischio il nuovo lido

Nel valzer dei terreni potrebbe rimetterci la piscina. L'opposizione in allarme


Bruno Canali


LAIVES. Preso atto che il consiglio provinciale ha dato il via libera alla costruzione del centro commerciale in zona Galizia per finanziare lo stadio, quello che ha catturato l'attenzione di diversi consiglieri comunali è l'ordine del giorno che parla genericamente di riduzione del fabbisogno di terreno.  «Era un elemento centrale nella discussione - spiega il consigliere Alessandro Urzì - e infatti è stato approvato prima dell'articolo. A mio giudizio, si tratta di una mediazione con gli agricoltori, che da sempre puntano il dito sulla vastità dell'area. L'ordine del giorno di Pichler Rolle, Schuler e Nogler, pone dei vincoli a Laives, per limitare l'espansione del progetto di cittadella, ma con questo, non specificando quali elementi andrebbero ridimensionati, pur di raggiungere un compromesso con i contadini, di fatto introduce l'ennesimo elemento di ambiguità. Quanto all'ipotesi del liceo Toniolo, Christian Tommasini ne ha solo accennato brevemente».  La domanda che si pongono adesso diversi consiglieri comunali a Laives è questa: cosa significa "ridimensionare" la superficie per la cittadella? E quali sarebbero gli elementi semmai da eliminare? Secondo Marco Delli Zotti (Laives pro Leifers) «con l'approvazione della legge sono stati fissati dei paletti: un centro commerciale da 7.000 metri, accanto allo stadio. Ebbene - considera Delli Zotti - stadio e centro commerciale da 7.000 metri, dovranno avere, per legge, un certo numero di posti macchina; lo stadio inoltre non potrà essere "compresso" più di tanto. Quindi mi chiedo, se si deciderà di togliere superficie, dove si andrà ad incidere? Inevitabilmente sulla parte di progetto che interessa Laives e rappresenta il tornaconto per accettare stadio e centro commerciale, vale a dire, lido, biotopo e liceo Toniolo».  È lo stesso timore che esprime Paolo Castelli (Laives 5 stelle) che spiega: «Se dal lotto 1 tolgono lo stadio va bene, ma se tirano via lo spostamento del lido allora no e credo che su questo aspetto la giunta si giocherebbe la sopravvivenza. Quello che aggiungo sul voto in consiglio provinciale è che, mentre per altri centri commerciali si è fatto di tutto per intralciarne la nascita, per quello accanto allo stadio dell'Fc Alto Adige invece è stata spianata la strada».  Robert Tezzele, consigliere Svp vicino al Bauernbund, si limita a sottolineare come, il voto del consiglio provinciale l'altro pomeriggio, abbia rispecchiato la situazione già emersa nel consiglio comunale di Laives, vale a dire una spaccatura anche all'interno della Svp tra favorevoli e contrari. «Quello che trovo positivo - aggiunge Tezzele - è la richiesta di produrre rapidamente un piano finanziario. Per correttezza comunque, avrebbero dovuto prima pretenderlo e poi eventualmente votare a favore di stadio e centro commerciale. Quanto alla riduzione di superficie agricola da sacrificare, per ora si tratta solo di affermazioni vaghe e attendiamo indicazioni a livello comunale».  Soddisfazione esprime infine il consigliere Svp Christof Inama, fin da principio favorevole alla cittadella: «Giustamente è stato fissato il paletto del piano finanziario - afferma Inama - ed è l'aspetto principale per iniziare. Credo comunque che anche in consiglio provinciale all'inizio fossero scettici, ma noi ci siamo premurati di far avere tutta la documentazione utile. Quanto alla superficie, da parte dei detrattori si è continuato a parlare di 20 ettari, ma 5 sono quelli comunali già esistenti».

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