Il caso

Laura e Peter, l’enigma irrisolto delle ore prima della scomparsa 

Mistero fitto. I carabinieri di Bolzano al lavoro ricostruire gli ultimi spostamenti dei due coniugi prima della sparizione



Bolzano. il mistero sulla scomparsa di Laura Perselli e del marito Peter Neumair, di cui non si hanno più notizie da lunedì 4 gennaio, si fa sempre più fitto. Dopo aver passato al setaccio le sponde e le acque prima dell’Isarco e poi dell’Adige, arrivando alla diga di Mori, in trentino, ieri i vigili del fuoco volontari di Trens, in collaborazione con i colleghi di Bressanone, sono stati chiamati a ricerche, ancora una volta sull’Isarco, ma nella tratto all’altezza di Vipiteno.

Su richiesta delle autorità, i volontari dei due corpi, hanno svolto delle ricerche nell’isarco perché, qualche ora prima, era arrivata la segnalazione di due persone nel fiume. l’operazione è terminata dopo circa quattro ore, senza alcun esito. Lo stupido scherzo di qualche incosciente o il miraggio di qualcuno vittima di una suggestione? L'unica cosa certa, al momento, è che di Laura e Peter non v’è ancora alcuna traccia. a parte quella di ieri, risultata priva di alcun fondamento, alle forze dell’ordine non sono arrivate segnalazioni di avvistamenti della coppia bolzanina.

Laura e Peter, insomma, sembrano davvero spariti nel nulla, inghiottiti nel buio della notte di lunedì su martedì. una coppia solare e felice, una coppia unita e dinamica, svanita all’improvviso. senza un perché. gettando nell’angoscia più profondo i due figli, Madé e Benno, i familiari, ma anche l’intera città, dove Laura e Peter sono molto conosciuti e stimati.

Tra chi sta seguendo la vicenda in apprensione, ad esempio, ci sono i colleghi del liceo scientifico di lingua tedesca, dove peter ha insegnato fino a un paio di anni fa, prima della meritata pensione. uomo di grande cultura, simpatico, dinamico e amante dei viaggi (una delle mete preferite della coppia, negli anni scorsi, era bali), Neumair organizzava spesso e in maniera impeccabile le gite della scuola. la sua presenza nell’istituto, insomma, ha lasciato un segno profondo e le notizie degli ultimi giorni non potevano non essere accolte con dolore e sgomento da ex colleghi e da tutto il personale.

Le ricerche, intanto, continueranno anche nelle prossime ore, sempre focalizzate sul fiume Adige e sui corsi d’acqua. il perché di questa attenzione è legata certamente a elementi in possesso dei carabinieri di bolzano, che coordinano le ricerche e che, soprattutto in questo momento, mantengono il massimo riserbo su lavoro di verifica e di ricostruzione degli ultimi spostamenti di marito e moglie.

Fondamentale, infatti, è capire cosa abbiano fatto entrambi, lunedì sera, prima che di loro si perdesse ogni traccia. tracce che arrivano fino alle 21, quando, a poca distanza l’uno dall’altro, i telefonini di laura e peter si spengono. per non riattivarsi più.

Perché? Sono davvero usciti per una passeggiata, al buio, in quella che è stata la prima di una serie di notti contraddistinte da un freddo polare? E poi cos’è accaduto? Sono stati vittima di un incidente? O magari si sono imbattuti in qualcuno che li ha aggrediti, magari per cercare di rapinarli? la montagna di immagini raccolte dalle videocamere di sorveglianza posizionate in una vasta area attorno alla loro casa di via Castel roncolo è ancora al vaglio dei carabinieri e si spera possano dare indicazioni sulle loro mosse.

Quella sera, infatti, in casa, i due coniugi erano da soli. il figlio Benno, che vive con loro, era uscito ed è rimasto fuori tutta la notte. S’è accorto della scomparsa dei suoi solo il pomeriggio successivo, quando è stato contattato dalla sorella madé, che vive a Monaco, preoccupata dal fatto di non riuscire a contattare i genitori. Il resto è storia, drammatica, di questi giorni.

 













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