Lavori per la pista ciclabile, disagi per corso Libertà 

Strettoie rischiose. Ciclisti costretti a pedalare fra auto e bus. I negozi: tolti troppi parcheggi Via pure le campane della differenziata. Rimane il nodo del collegamento con via Vittorio Veneto



Bolzano. Che corso Libertà necessitasse di una nuova pista ciclabile in sede protetta, bidirezionale, che consentisse di viaggiare in sicurezza e superare chi procede più lentamente è un dato di fatto e il nostro giornale ne scrive da anni. L’accumularsi dei cantieri in questi giorni, però, sta creando innegabili disagi: strettoie che rallentano il traffico e risultano estremamente pericolose per i ciclisti, carenza di decine e decine di posteggi, soppressione di una importante fermata dei bus, rimozione delle campane della differenziata sul lato nord, wc degli operai accanto ai dehors dei bar eccetera.

I lavori preparatori per le infrastrutture interrate in fondo a corso Libertà, poco prima di piazza Gries, sono lo snodo peggiore. Chiusa la ciclabile su entrambi i lati, via i posteggi, si è tracciata una nuova mezzeria gialla ma la preesistente segnaletica orizzontale non è stata cancellata e quindi si stenta a capire come regolarsi. Dopo i primi giorni, visto il caos, per delimitare le corsie si è deciso di posizionare a terra dei catarifrangenti su supporti di gomma, ma non essendo fissati vengono abbattuti da chi non li nota e quindi servono a poco. Il punto più pericoloso è appena giunti a Muri Gries scendendo da piazza Mazzini. Dove prima c’erano parcheggi e ciclabile, ora c’è la corsia delle auto, che a un certo punto si trovano improvvisamente di fronte la fermata dei bus. Rialzata. O curvi bruscamente a sinistra o rischi di schiantarti. Per segnalare, venerdì sera è stato posizionato un cartello con lanterna lampeggiante, ma non è durato neanche la mattinata di ieri: a terra, divelto.

I ciclisti, poi, in quel tratto devono lanciarsi nel traffico motorizzato, intenso specie nelle ore di arrivo e partenza dei pendolari. Altro snodo non semplice è l’incrocio di piazza Mazzini scendendo da ponte Talvera. Le corsie da due sono diventate una e mezza scarsa, e chi deve attendere strada libera per svoltare a sinistra in corso Italia rallenta e impedisce il passaggio di chi vorrebbe proseguire diritto verso piazza Gries. E allora tutti in coda ad attendere il verde successivo. Via inoltre i posteggi dall’ex New Pub al Fantasy, dove, proprio accanto ai tavolini esterni, è stato posizionato il wc chimico del cantiere. Alla farmacia Ferrari è chiusa la fermata bus. Da ponte Talvera a piazza Mazzini, ciclisti in mezzo alla carreggiata stradale ristretta, fra bus ed escavatori, perché la ciclabile è soppressa. I negozianti lamentano la carenza di posteggi per i clienti e l’assenza delle campane della differenziata sul lato nord.

Una volta pronta, la ciclabile risulterà di certo utile, ma intanto per mesi la viabilità risulterà complicata. E in tanti si augurano che i posti auto preesistenti verranno ripristinati in toto, almeno fino alla realizzazione del nuovo parcheggio interrato di piazza Vittoria. Tanti si pongono poi altri quesiti: come mai non si lavora anche di sabato, per procedere speditamente, magari non in zona mercato ma almeno in piazza Gries dove sarebbe utile assai? E poi questo: una volta pronta la pista, come ci si collegherà alla ciclabile per l’ospedale che parte dal Grieserhof? Rimane infatti il nodo irrisolto del primo tratto, pericolosissimo, di via Vittorio Veneto. DA.PA













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