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Le 500 imprese di pulizie reclamano rispetto e dignità

BOLZANO. Le imprese di pulizie reclamano a gran voce rispetto e dignità per il loro lavoro, che viene mortificato da comportamenti non consoni da parte delle pubbliche amministrazioni che pubblicano...



BOLZANO. Le imprese di pulizie reclamano a gran voce rispetto e dignità per il loro lavoro, che viene mortificato da comportamenti non consoni da parte delle pubbliche amministrazioni che pubblicano gli appalti. È quanto emerso dalla riunione della categoria, che si è svolta nella sede di CNA, a Bolzano. Un comparto composto ormai da oltre 500 aziende, tanto da essere quello maggiormente cresciuto tra i servizi anche perché numerosi over 50 che hanno perso il posto di lavoro hanno deciso di scommettere su questa attività.

“Ci sono almeno due aspetti che negano dignità al lavoro delle imprese di pulizie – spiega Claudio Corrarati, presidente regionale della CNA. Il primo è che le pubbliche amministrazioni, come recentemente accaduto con la SASA, affidano le pulizie tramite grandi appalti, anziché spezzettarli in lotti funzionali, come consente la normativa provinciale, per agevolare la partecipazione alle gare delle piccole e micro imprese locali. Alle nostre aziende non rimane altro da fare che operare in subappalto per i colossi di fuori provincia che si aggiudicano gli appalti locali al massimo ribasso e poi scaricano il peso sulle PMI locali, costrette ad accettare compensi molto bassi. Il secondo aspetto che penalizza le imprese delle pulizie è che l’attività, apparentemente priva di competenze specifiche, viene retribuita spesso indistintamente dal luogo in cui viene svolta e dalla tipologia di servizio richiesta. “In pratica – prosegue Corrarati – per i committenti sembra non avere alcuna rilevanza se si tratta di pulire uffici, oppure cisterne di idrocarburi o una sala operatoria. Non viene riconosciuta la professionalità di molte piccole aziende”.













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