Le penne nere ricordano Olivotto, «un vero alpino»

BOLZANO. Una vita spesa per gli Alpini, così si può riassumere il lascito di Luigino Olivotto, classe 1938, “andato avanti” lo scorso 21 febbraio. Lo ricordano in una nota con grande affetto e...



BOLZANO. Una vita spesa per gli Alpini, così si può riassumere il lascito di Luigino Olivotto, classe 1938, “andato avanti” lo scorso 21 febbraio. Lo ricordano in una nota con grande affetto e commozione le penne nere dell’Unità Prociv ANA Alto Adige.

Negli ultimi due anni il suo impegno all’interno del sodalizio, era, infatti, da segretario dell’Unità di Protezione Civile ANA Alto Adige, ma questo era solo il coronamento di un impegno iniziato nel 1963, quando Olivotto si era iscritto alla Sezione Alto Adige dell’Associazione Nazionale Alpini, come socio del Gruppo Acciaierie Valbruna.

«Negli anni Luigino Olivotto - ricordano le penne nere - , sempre apprezzato e benvoluto da tutti, si è speso moltissimo per l’Associazione Alpini, ad iniziare dal suo ruolo di consigliere del Gruppo Acciaierie, del quale è stato anche Capogruppo per quasi 15 anni, dal 2001 al 2014».

Da capogruppo esperto, ricoprendo al contempo anche la carica di Consigliere Sezionale, ha poi passato il testimone, chiamato questa volta ad una nuova sfida è responsabilità, quella di vice-Presidente della Sezione ANA Alto Adige, dal 2014 al 2016.

Da qui la sua esperienza, nonostante i quasi 80 anni, è stata richiesta per ricoprire il delicato ruolo di segretario dell’Unità di Protezione Civile Alto Adige, fresca di nuovi sviluppi, con l’inserimento della squadra di Bressanone e successivamente di quelle di Laives e Bronzolo. A lui è infatti toccato il delicato compito è la responsabilità di gestire i nuovi sistemi di gestione dei volontari.

«Ma Luigino Olivotto - prosegue la nota - , persona colta, educata e dai modi gentili, era non solo un appassionato delle “penne nere”, ma si occupava in prima persona anche della redazione di “Scarpe Grosse”, la rivista degli associati alla Sezione ANA Alto Adige, alla quale dava un apporto fondamentale. La sua ultima apparizione pubblica, nella quale aveva regalato come suo solito sorrisi ed energia positiva, in occasione dei 25 anni dell’Unità di Protezione Civile Alto Adige, con la celebrazione di una messa presso la chiesa dei Domenicani a Bolzano. Ora Luigino Olivotto continuerà il suo percorso, in alto, tra le vette delle sue amate montagne. Luigino è “andato avanti”, ma è e rimarrà sempre nei cuori e nelle menti degli associati ANA Alto Adige, con un posto speciale in quelli del Gruppo Acciaierie e dell’Unita di Protezione Civile ANA Alto Adige».

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