Le vacanze di Angela Merkel nel tradizionale “buen retiro” di Solda

la cancelliera tedesca in Alto Adige per una breve vacanza dopo lo stress della crisi. È stata accolta con assoluta discrezione Frau Merkel al suo arrivo in Alta Val Venosta



Ai piedi dei ghiacciai dell’Ortles che arrivano fino a 4 mila metri di quota passerà un periodo di riposo di una settimana nel più assoluto anonimato, protetta dalla gente di queste montagne che la conosce da anni.

Qualche passeggiata sui sentierini che si inerpicano fino alle falde dei ghiacci perenni, forse una visita all’anziano don Josef Hurton, una leggenda quassù, dove decenni fa il sacerdote fondò il primo nucleo organizzato di soccorso in montagna. Forse l’unica apparizione pubblica della cancelliera sarà il 2 agosto, quando lo scalatore Reinhold Messner terrà una conferenza con diapositive nel suo Museo della montagna che sorge proprio qui a Solda.

Tra coloro che si preoccupano della privacy della Merkel, oltre ai coniugi Gapp che gestiscono l’albergo Marlet dove la cancelliera risiede, c’è proprio Messner: «Spero che gli altoatesini rispettino il diritto della cancelleria di avere una settimana all’anno di riposo: è una cosa che le spetta, altrimenti non tornerà più in Alto Adige, perchè sinora ha scelto Solda proprio perchè qui trova la tranquillità necessaria», dice lo scalatore commentando il fatto che quest’oggi, diversamente dal solito, sono stati parecchi i cronisti ed anche le troupe televisive ad attendere l’arrivo della Merkel data la sua centralità nelle cronache in questi giorni di passione dell’economia europea.

Messner la Merkel la conosce molto bene, anche perchè negli anni passati l’ha accompagnata qualche volta in una delle escursioni sul ghiacciaio: «Rispetto molto la cancelliera, sta facendo una politica efficace - dice il Re degli ottomila - , sia per il suo Paese che per l’Unione europea in questa fase economica così difficile.

Si tratta di un’impresa difficile, anzi difficilissima, nessuno sa come andrà a finire». Entusiasta della Merkel è anche l’anziano don Hurton, che ad 84 anni ancora spesso sale fino oltre quota 3 mila: «L’arrivo della Merkel costituisce per tutto il paesino un onore e tutti noi siamo impegnati perchè la sua riservatezza sia rispettata».

«La cancelliera - aggiunge - è una donna impegnata ai massimi livelli e sono certo che, almeno per un breve periodo dell’anno, abbia bisogno di staccare dallo stress». «Le montagne - spiega l’anziano sacerdote - sono l’ambiente ideale per ritrovare la pace e la tranquillità, condizioni necessarie per una statista della sua levatura».

A vegliare discretamente sulla tranquillità della cancelliera ci sono gli uomini della sua security, giunti apposta dalla Germania, coadiuvati dalle forze di polizia italiane che, sin dall’alba, hanno bonificato tutta la zona dell’Hotel Marlet, anche con l’ausilio dei cani poliziotto.













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