CONSIGLIO REGIONALE

Legge elettorale, Svp sconfittaLimiti per sindaci e assessori

Le modifiche non passano per l'ostruzionismo della destra. Il partito di raccolta costretto a rinnovare la sua classe dirigente



BOLZANO. Troppo tardi. La legge per le elezioni comunali non si cambia in tempo utile per la prossima tornata di maggio. In consiglio regionale vince l’ostruzionismo della destra tedesca. Una sconfitta che per la Svp significa un ricambio forzato della classe dirigente nel giro di pochi mesi. Infuriato Durnwalder. «Questa non è democrazia, quando per l’ostruzionismo di un solo consigliere si blocca tutto», così ieri il presidente altoatesino. Resta invariata la norma che prevede il limite dei 3 mandati consecutivi sia per i sindaci che per gli assessori comunali. Una norma emanata nel 1994 e che adesso - dopo 15 anni - dispiega in pieno la sua valenza dirompente. Tralasciando le liste civiche a volte vicine alla Svp, in provincia di Bolzano la Stella alpina ha 104 primi cittadini iscritti al partito. Di questi, 51 dovranno farsi da parte per aver raggiunto il limite massimo di durata. Quasi sulla stessa media di abbandono obbligato, ovvero il 50 per cento degli amministratori attualmente in carica, pure gli assessori comunali. Su 465 si stima che circa 200 dovranno fare le valigie. Invano si è cercato in aula di trovare un accordo che portasse al ritiro di centinaia di emendamenti e ordini del giorno presentati soprattutto da Seppi di Unitalia e da Pöder dell’Union. Ma con il primo un compromesso con la maggioranza era stato trovato, mentre col secondo non c’è stato nulla da fare. Il partito di raccolta puntava a tradurre in legge una scelta fatta a maggioranza nel suo congresso della scorsa primavera. Colpiti dalla norma in vigore anche Cavagna e Stablum.













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