«Libertà e uguaglianza», la festa di tutti 

In piazza Walther e a Palazzo Ducale le cerimonie per il 2 giugno. Le onorificenze al deportato Cona e alle forze dell’ordine 



BOLZANO. Il 2 giugno è la festa di tutti, la festa della Repubblica. È questo il messaggio che ha accompagnato i festeggiamenti di ieri a Bolzano, dall’alzabandiera in piazza Walther, alla cerimonia al Commissariato del governo per la consegna delle onorificenze e il concerto serale, sempre a Palazzo Ducale con i fiati solisti dell’Orchestra Haydn. Piazza Walther è stata allestita con gli stand degli alpini, le forze dell’ordine, polizia municipale, protezione civile, associazioni di soccorso e volontariato. In piazza Walther, il commissario del governo Vito Cusumano, il generale Claudio Berto, comandante delle Truppe alpine, le autorità militari e civili, i sindaci Renzo Caramaschi, con Christian Bianchi (Laives) e Alessandro Beati (Vadena), il vicepresidente provinciale Christian Tommasini, il presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo, associazioni e cittadini. Cusumano ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Celebriamo oggi il 72° anniversario della nascita della Repubblica. Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti. Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa», alcune delle parole di Mattarella. Cusumano le ha fatte proprie, aggiungendo a margine della cerimonia, l’elogio alla convivenza in Alto Adige. Il 1946 fu un anno cruciale anche per l’autonomia, ricorda Cusumano, ricordando la firma dell’accordo Degasperi-Gruber. Alle ore 18.30 a Palazzo Ducale il prefetto Cusumano ha consegnato al familiare Giuseppe Cona la Medaglia d’Onore conferita dal presidente della Repubblica ad Angelo Cona, internato nei lager nazisti e destinato al lavoro coatto per l’economia di guerra. Consegnati anche i diplomi di onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica: attribuiti al tenente colonnello dei carabinieri Leonardo Albanesi (Ufficiale), al maresciallo Luca Sabetta, comandante della stazione di Chiusa (Cavaliere), all’assistente capo della polizia Marco Berton del nucleo artificieri di Bolzano (Cavaliere) e a don Gianmarco Masiero, cappellano militare alla Legione carabinieri del Trentino Alto Adige (Cavaliere).













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