Lifeshot, il social tutto altoatesino

Nuova app sviluppata dal Tis: si possono postare solo foto scattate “in diretta”



BOLZANO. I social network catturano la vita delle persone. Vero, ma non troppo. Catturano una realtà costruita delle persone: post studiati, foto filtrate e momenti accuratamente scelti. Sono la struttura base di Facebook, Twitter o Instagram che viene ribaltata da Lifeshot, una applicazione studiata da un pool di ricercatori altoatesini e portatata avanti grazie al supporto del Tis.

In questo caso la realtà deve essere riportata esattamente così com’è e ad obbligarlo è il meccansimo stesso di questa app che poi ha l’esatto profilo del social network. Su Lifeshot, infatti, non sono gli utenti a decidere in che momento scattare una foto, ma l’applicazione stessa. Mediamente una volta al giorno, infatti, Lifeshot invia una notifica push agli iscritti e, da quel momento in poi, tutti hanno appena cinque minuti di tempo per scattare e postare la propria immagine. Indipendentemente da dove uno si trova e da quello che sta facendo. Possibile, ovviamente, allegare una didascalia narrativa che contestualizzi e spieghi il momento che ciascuno sta vivendo. Il risultato è una carrellata di veri attimi di vita in arrivo da ogni angolo del mondo che, grazie anche alle differenze di fuso orario, compongono un mosaico davvero eterogeneo. Impossibile “barare” (anche perchè avrebbe poco senso dal momento che si sposa la filosofia della app) dato che è impossibile caricare foto dalla propria galleria fotografica e non è ammesso utilizzare i classici filtri per ritoccare gli scatti.

Possibile, ovviamente, anche un uso più sofisticato di Lifeshot con l’opzione che prevede scatti improvvisi solo per un ristretto numero di amici che mantengono le fotografie all’interno di una cerchia più ristretta, ma anche sessioni dedicate. Ipotizzabile, per esempio, uno scatto di gruppo alle ore 11 di una domenica all’Expo di Milano.

Il team che ha sviluppato questa idea su una strada digitale, come detto, è interamente altoatesino. Due bolzanini e due pusteresi i protagonisti. Dal capoluogo arrivano Matthias Widmann e Philipp Oberkalmsteiner. Il primo ha studato a Monaco mediadesign lavorando in agenzie di marketing specializzate in mobile, il secondo è il responsabile per il reparto di finanza e strategia del progetto.

Cresciuti a Brunico, invece, sonmo Thomas Plankensteiner, amministratore delegato di Lifeshot e Bernhard Schönhuber, primo membro dello staff e addetto alle vendite.

Ora ai quattro non resta che convincere il mondo a condividere la propria vita in istanti senza trucchi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità