La palazzina costruita nel 2000 in via Purger è convenzionata: secondo l’amministrazione è stato ignorato il vincolo ventennale

Lotta alle seconde case: multa da 140 mila euro

Ortisei, il Comune l'ha inflitta ad una società che affittava alloggi a persone senza requisiti


Massimiliano Bona


ORTISEI. Multa record, da 140 mila euro, ad una società, che per oltre 10 anni avrebbe affittato un alloggio convenzionato in via Purger a persone senza i requisiti. La maxi-sanzione amministrativa è stata elevata dalla polizia municipale a seguito di una serie di controlli mirati per combattere gli abusi, sempre più frequenti, nell'utilizzo delle seconde case, soprattutto durante la stagione turistica.

Nel caso in questione, quando i vigili urbani si sono presentati, almeno una decina di volte, nessuno ha aperto la porta, ma la polizia municipale ha potuto procedere ugualmente in quanto è stata riscontrata una produzione di rifiuti. «Non siamo in grado di dire - spiega il sindaco Ewald Moroder - chi abiti nella palazzina in questione, ma di sicuro qualcuno ci ha vissuto. La sanzione è stata elevata perché non è stato rispettato il vincolo ventennale imposto dalla Provincia in caso di alloggi convenzionati».

È probabile che, almeno in certi periodi, l'appartamento (costruito nel 2000) sia stato utilizzato a fini turistici, come seconda casa. «In alta stagione - sottolinea il primo cittadino - è un fenomeno purtroppo abbastanza frequente, che cerchiamo di contrastare da tempo con ogni mezzo». Su questo caso specifico il Comune intende mantenere il massimo riserbo, anche per non esporsi ad eventuali ricorsi. Per ora si sa solamente che si tratta di una società a responsabilità limitata con sede fuori provincia.

La scorsa settimana i vigili urbani, a seguito di controlli analoghi, hanno elevato un'altra contravvenzione da 12 mila euro. In questo caso l'infrazione si riferisce ad un lasso di tempo inferiore ed il proprietario dell'alloggio ha preferito pagare subito. «È interesse del Comune - conclude il primo cittadino - fare verifiche sistematiche per scoraggiare un fenomeno che con gli anni, purtroppo, ha assunto dimensioni preoccupanti».

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