Lub, selezione a ferragosto per il nuovo direttore

Sono 34 i candidati alla selezione per il posto lasciato libero da Johanna Vaja Massima discrezione sulla procedura. Bergmeister: cambiate le competenze



BOLZANO. La selezione di Ferragosto. La Lub ha scelto il 14 agosto come giornata dedicata all’audizione dei candidati al posto di direttore dell’ateneo. Non più direttore generale, ruolo ricoperto dalla dimissionaria Johanna Vaja, ma un direttore con un raggio di competenze ridimensionate rispetto al passato. Una scelta che si inserisce nella riorganizzazione dell’ateneo, annunciata dal presidente Konrad Bergmeister, che prevede tra l’altro un nuovo assetto dei poteri assegnati al rettorato.

Johanna Vaja si è dimessa il 25 maggio, sei anni dopo il proprio ingresso alla Lub. La sua uscita ufficiale è programmata per l’inizio di settembre. Per quella data si conoscerà il nome del successore.

Il Consiglio dell’università non ha perso tempo. Dopo il 25 maggio è stata bandida la selezione per il ruolo di direttore a tempo determinato (contratto di 5 anni). I termini sono scaduti il 10 luglio. 34 i candidati che hanno risposto al bando. «Coloro che corrispondono ai requisiti sono invitati al colloquio del 14 agosto», anticipa Bergmeister.

Nel tardo pomeriggio della stessa giornata è convocata una seduta del Cdu, da cui dovrebbe uscire il nome del nuovo direttore.

La data scelta per i colloquio, con la Lub chiusa per ferie, descrive bene il clima di discrezione che avvolge la selezione. Bergmeister conferma: «Finora sta andando molto bene. Visto ciò che accadde l’altra volta, vorremmo proteggere questo passaggio importante per la Lub». Il riferimento va alla tormentata selezione da cui uscì vincitrice Johanna Vaja, con strascichi di polemiche sul suo curriculum di dirigente del Bauernbund e ricorsi al Tar di altri candidati.

Queste le mansioni indicate nel bando: il nuovo direttore gestirà l’amministrazione, le finanze ed è responsabile del personale tecnico-amministrativo.

Tra le qualifiche e competenze richieste, laurea, ampia conoscenza del sistema universitario, competenze di gestione del personale all’interno di un’organizzazione multilingue e multiculturale, esperienza di gestione presso istituzioni universitarie o scientifiche, economiche o amministrative, competenze fiscali, decisionali ed elevata competenza sociale, esperienza nello sviluppo organizzativo e nella direzione del personale, capacità strategica di ristrutturazione e di controllo delle organizzazioni in ambito amministrativo, disponibilità a collaborare con organi e strutture dell’università.

Infine le competenze linguistiche: è richiesta un’ottima conoscenza di italiano e tedesco, e una buona conoscenza dell’inglese.

Tra le 34 domande, informa Bergmeister, numerosi altoatesini, ma anche candidati di altre regioni italiane, austriaci e germanici, con una leggera prevalenza di madrelingua italiana. Il compenso non viene ancora reso noto.

Quanto alla selezione, Bergmeister assicura: «Ci siamo affidati a una società di provata professionalità».

La riorganizzazione interna procede e nelle prossime settimane sono previsti i passaggi di mediazione nelle facoltà. Una modalità cui Bergmeister tiene molto, considerata la portata dei cambiamenti che investiranno l’ateneo. (fr.g.)

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