Luce e gas, in regione gli aumenti più alti d’Italia 

La bolletta energetica. Nel 2022 la crescita è stata pari al 118,3 per cento rispetto al 2021 Intanto aumenta la percentuale di clienti che ritardano i pagamenti Alperia (7% del totale) 



Bolzano. Lo scorso anno la nostra regione è tra quelle in Italia dove maggiore è stato l’aumento della bolletta energetica rispetto ai 12 mesi precedenti. Qualcosa come il 118,3 per cento in più per le spese di luce e gas: oltre il doppio nell’arco di un anno. È quanto afferma la Cgia di Mestre. Rispetto al 2021, nel 2022 c’è stato un rincaro delle bollette di luce e gas di 91,5 miliardi di euro. Se le spese per l’energia elettrica sono aumentate del 109,5%, provocando in termini monetari un extracosto pari a 58,9 miliardi, quelle del metano sono cresciute del 126,4%, «alleggerendo» il portafoglio degli italiani di 32,6 miliardi di euro.

La stangata ha colpito più le imprese che le famiglie: le prime hanno pagato 61,4 miliardi in più, le seconde, 30 miliardi. È il Nordest l’area più interessata dagli aumenti dove la stima degli extracosti per energia elettrica e gas è salita del 118,1%. Poi il Nordovest con +116,6%, il Centro con +113,6% e il Mezzogiorno con +109,9%. A livello regionale il rincaro più importante ha interessato l’Emilia Romagna (+119,2%), il Friuli Venezia Giulia (+119%) ed appunto il Trentino Alto Adige (+118,3%).

Certo, a causa dell’aumento dell’inflazione, anche lo Stato centrale e le sue articolazioni periferiche hanno subito una impennata della spesa. Nel frattempo, però, l’incremento del gettito riscosso è stato molto importante. Rispetto allo stesso periodo del 2021, nei primi 11 mesi dell’anno scorso le entrate tributarie erariali sono aumentate di 44,5 miliardi di euro. Questo «score» così positivo è riconducibile a tre fattori: agli effetti del “decreto Rilancio” e del “decreto Agosto” - che tra il 2020 e il 2021 avevano disposto proroghe e sospensioni - e, in particolar modo, agli incrementi dei prezzi al consumo che hanno spinto all’insù il gettito dell’Iva.

A seguito dei rincari dei prodotti energetici non tutti ci hanno rimesso. Molte aziende energetiche, ad esempio, nel 2022 hanno registrato un aumento dei ricavi spaventoso. Per questa ragione il Governo Draghi ha provveduto a istituire il contributo di solidarietà che doveva consentire alle casse dello Stato di incassare da questa misura complessivamente 10,5 miliardi di euro. Dopo il saldo del 30 novembre scorso, invece, l’erario ha “ricevuto” solo 2,7 miliardi di euro. Pertanto, tra i 44,5 miliardi di extragettito incassati provvisoriamente in più nei primi 11 mesi del 2022, mancano sicuramente all’appello altri 7,8 miliardi di euro.

Tra le misure messe in campo dal governo Draghi e quelle previste nel decreto Aiuti quater approvato dall’esecutivo guidato dalla Meloni, famiglie e imprese italiane hanno ricevuto nel 2022 attorno ai 70 miliardi di euro di aiuti contro il caro bollette. Pertanto, in linea puramente teorica, il maggiore aumento in capo a famiglie e imprese è stato di circa 20 miliardi. Un importo puramente teorico, perché le imprese hanno utilizzato solo la metà degli aiuti messi a disposizione.

Ancorché i dati siano provvisori e aggiornati al 22 novembre scorso, i bonus per le bollette di elettricità e gas rivolti alle imprese sono stati utilizzati in compensazione solo per metà dell’importo messo complessivamente a disposizione.

Intanto, sempre in tema di energia, da segnalare un’interrogazione dell’Union für Südtirol in consiglio provinciale sulle fatture Alperia non pagate nei termini previsti. Nella risposta dell’assessore Giuliano Vettorato si legge che è in crescita la percentuale di clienti che non rispettano la tempistica dei pagamenti: dal 4% del 2020 al 7% del 2022. Di regola, però queste ultime vengono saldate nell’arco dei 70 giorni successivi nel 99% dei casi.













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