Luglio da dimenticare: al lido calo del 30%

Dal 10 maggio a ieri contati solo 78 mila ingressi e già nove giorni di chiusura Felicetti: «Ragioniamo su perdite per circa 100 mila euro alla fine della stagione»


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Un annata di quelle che peggiori è difficile trovarne nei registri del Lido di Bolzano. Il luglio più piovoso dagli anni ’60, con un aumento delle precipitazioni del 40% rispetto all’anno scorso. E anche più freddo, in media di un grado e mezzo, con pochissime ore di sole, riporta il bilancio del meteo provinciale, «Siamo ai livelli del 1981». Tanto per avere un’dea, il picco in basso delle temperature è stato registrato a Vipiteno all’inizio del mese con 3 gradi centigradi, in pratica temperature invernali. Il picco massimo è arrivato invece il 18, con quasi 34 gradi. Uno sprazzo di sole che è passato e non si è fatto più vedere. «La caratteristica peculiare di questo luglio, spiega il servizio meteo, è stata la mancanza di sole. A Bolzano sono state registrate solo 215 ore di sole, molto poche e sui livelli del 1981. A seguito di questa situazione climatica con temperature non molto alte si sono verificati molto raramente dei temporali. Sono stati registrati solo 2.500 fulmini, mentre a luglio 2013 erano stati 16.000 e nel 2012 addirittura 22.000».

E tutto questo non poteva non influire sui conti del lido di viale Trieste: un’ecatombe di ingressi. «Basti pensare che l’anno scorso in tutta la stagione ne abbiamo registrati circa 168 mila», spiega il responsabile comunale della struttura. «In questa stagione, al momento, ne abbiamo contati meno di 78 mila, questo significa che a fine stagione, se anche dovessimo fare un bel recupero ad agosto, difficilmente riusciremo a superare i 130 mila; stiamo parlando di una perdita di circa il 30%, che in termini di bilancio avrà un peso di circa cento mila euro».

A complicare le cose, inoltre, si sono aggiunti i lavori alla piscina coperta, «L’anno scorso piuttosto che tenere la struttura chiusa, aprivamo la piscina coperta e riuscivamo a tamponare la situazione, quest’anno invece sono già nove i giorni di chiusura accumulati, non era mai successo, e un risultato difficile da recuperare».

Si punta tutto su agosto, «speriamo che il meteo premi la nostra pazienza, altrimenti sarà un disastro; all’inizio della stagione abbiamo venduto circa 1200 abbonamenti, tra cabine e stagionali, e abbiamo anche il vincolo di offrire loro un servizio, purtroppo questo comporta che in determinate situazioni siamo tenuti a tenere aperta la struttura anche se a conti fatti è antieconomico».

E poi ci sono tutte le imprese coinvolte nella gestione del bar e del ristorante, che hanno bilanci a parte. «Noi a differenza degli altri lidi del circondario abbiamo questa gestione separata, l’amministrazione pubblica decide se tenere o no aperto, ma poi dietro ci sono le ricadute delle imprese, e non è una responsabilità facile da gestire».

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