BOLZANO

Lupo in Alto Adige, Oipa pronta a denunciare il Bauernbund

Dura presa di posizione del delegato provinciale Calissoni: "Atteggiamento medievale. Istigano al reato, si prendano le loro responsabilità"


di Alan Conti


BOLZANO. I lupi in Alto Adige continuano a far discutere e lo scontro tra le associazioni animaliste e gli agricoltori si fa sempre più caldo.

Bolzano, i contadini tornano alla carica: "Il lupo va abbattuto" Dopo la segnalazione della presenza di due lupi su una pista da sci in Val Badia, gli agricoltori chiedono che sia approntato un piano per l'abbattimento degli animali.

Il delegato provinciale Oipa Claudio Calissoni, infatti, si è detto pronto a denunciare il Bauernbund per istigazione di reato. Sotto accusa le dichiarazioni del presidente Siegfried Rinner che chiesto alle autorità di provvedere al più presto all'abbattimento dei lupi. Il tutto dopo la pubblicazione di un'immagine di una fototrappola che ha immortalato due esemplari nelle vicinanze della pista da sci Pralongià a Corvara in Val Badia. Due lupi “in dispersione” ovvero in allontanamento dal branco originario in attesa di formarne uno nuovo dopo aver incontrato una femmina. Assolutamente non aggressivi né dannosi. Una situazione che, secondo le autorità, non presenta alcun pericolo. I due hanno ucciso un capriolo (e non due come inizialmente ipotizzato), ma lo stesso guardiacaccia di zona, Hubertus Tschaffert, ha parlato di "comportamento normale senza rischi per l'attività venatoria nè per l'equilibrio naturale dell'area".

“Quella del Bauernbund – spiega Calissoni – è una provocazione squallida di stampo medievale. Completamente anacronistica perché l'uccisione di un lupo, in Italia, è considerato reato. Non solo, l'articolo 414 del codice penale punisce l'istigazione pubblica ad un reato e noi siamo pronti a percorrere tutte le strade legali per farlo valere”. La pena varia da uno a cinque anni di reclusione.

Duro, dunque, l'attacco ai contadini. “Dovrebbero pensare a fornire un'immagine di un territorio rispettoso, biologico e dignitoso. La natura va difesa in tutta la sua integrità. Ci vorrebbe, al contrario, un atteggiamento moderno e costruttivo”. Oipa, intanto, si è detta disposta ad attivare un progetto di informazione sui grandi predatori. Nel frattempo ha chiesto all'ufficio caccia e pesca provinciale di vigilare. “E' necessario rafforzare la sorveglianza venatoria nella zona dell'avvistamento. Dopo la campagna del Bauernbund, purtroppo, il rischio di violazioni è davvero concreto”.













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