Manovra: avvocati Triveneto a Termeno, no a tagli indiscriminati
L'Unione triveneta dei consigli dell'Ordine degli avvocati, riunita in assemblea a Termeno, in provincia di Bolzano, ribadisce il proprio "no" alla chiusura di tribunali e sedi distaccate
BOLZANO. L'Unione triveneta dei consigli dell'Ordine degli avvocati, riunita in assemblea a Termeno, in provincia di Bolzano, ribadisce il proprio "no" alla chiusura di tribunali e sedi distaccate. "Non siamo contrari a priori ad una riorganizzazione, ma bisogna chiarire di quali tribunali si tratta e, prima di chiudere una sede, considerare anche il territorio e le condizioni economiche in cui opera", ha detto l'avvocato veronese Antonio Rosa, presidente dell'Unione.
Per metà ottobre, a Padova, ha aggiunto Rosa, è prevista la conclusione dei lavori di una commissione rappresentativa dei sedici Consigli dell'Ordine degli avvocati del Nord Est, che presenterà proposte concrete sulla revisione delle circoscrizioni giurisdizionali prevista dalla manovra finanziaria. Secondo il presidente dell'Unione, sono due le sedi a rischio nel Triveneto: Tolmezzo in Friuli e Bassano del Grappa in Veneto. In Alto Adige, invece, anche grazie all'autonomia speciale, alle esigenze linguistiche ed alle peculiarità del territorio, le sedi distaccate di Merano, Bressanone, Brunico e Silandro non dovrebbero essere in discussione.