Materie in inglese e tedesco La scommessa delle scuole

Avviato quest’anno l’indirizzo internazionale al liceo “Pascoli” di Bolzano Degasperi (Archimede): «Mancava uno sbocco per i ragazzi delle medie»


di Federico Sanzovo


BOLZANO. Potenziare l'apprendimento delle lingue senza compromettere lo studio delle discipline insegnate in tedesco e in inglese.

Da diversi anni è questo il percorso intrapreso dalle scuole in lingua italiana della provincia: «Ormai ho perso il conto, è da moltissimo tempo che lavoriamo in questa direzione – spiega la professoressa Marina Degasperi, preside delle scuole elementari “Longon” e delle medie “Archimede” – il potenziamento delle lingue avviene non solo attraverso le lezioni di tedesco e inglese, ma anche grazie a insegnamenti di altre discipline». Gli studenti, infatti, affrontano lezioni in lingua di matematica, educazione civica, musica o arte: «Dalla prima elementare alla terza media – prosegue la dirigente scolastica – i ragazzi sono stimolati a parlare e pensare in un'altra lingua». Un esercizio impegnativo, ma utile: «Con le lingue è così: prima si inizia a studiarle, meglio è. I ragazzi, poi, sono molto motivati e, con il tempo, si vede che si abituano a usare le altre lingue e sono confortati dai risultati che ottengono».

Risultati che sono positivi sia per quanto riguarda le lingue che per quello che concerne l'apprendimento delle discipline: «I bambini escono dalle elementari ottenendo il Fit in Deutsch 2, che corrisponde al livello A2, mentre i ragazzi delle medie riescono a raggiungere il B1 o, addirittura, il B2. Allo stesso tempo, però, non vengono sacrificate le conoscenze per quanto riguarda la matematica, l'educazione civica e tutte le materie insegnate in tedesco: i risultati dei test Invalsi ci dicono infatti che il livello di preparazione dei ragazzi è in linea con quello degli studenti che affrontano questi argomenti in italiano».

I test per ottenere le certificazioni si tengono direttamente a scuola: «I ragazzi arrivano preparati, l'unico problema semmai è legato agli argomenti trattati da alcuni testi: questi esami, infatti, sono pensati per gli adulti, quindi i bambini di quinta elementare magari si trovano davanti un tema come quello delle serate in discoteca e non sanno cosa dire. Però, dal punto di vista linguistico, non hanno difficoltà».

La scuola altoatesina, dopo essersi concentrata per anni proprio su elementari e medie, ha conosciuto quest'anno un'importante novità: «Finalmente c'è anche l'indirizzo internazionale al liceo “Pascoli”: spesso i nostri ragazzi uscivano dalla scuola e non riuscivano a trovare un’offerta adeguata al livello linguistico che avevano raggiunto alle medie: ora c'è uno sbocco pensato per loro».

«Abbiamo venti iscritti, tutti ragazzi con il B1 di tedesco che provengono dalle “Foscolo”, dalle “Archimede”, dalle “Dante” e dalle “Aufschnaiter” – spiega la preside dell'istituto, Mirca Passarella – si tratta di un gruppo molto vivace e motivato».

Il curriculum prevede l’insegnamento in tedesco di storia, diritto e musica, mentre biologia, sociologia e geografia sono in inglese: «Abbiamo due docenti che provengono dalla scuola tedesca e uno di madrelingua inglese che affianca i colleghi di disciplina». In totale, gli iscritti, seguono dieci ore di lezione ogni settimana in tedesco (quattro di lingua e sei delle diverse discipline) e otto in inglese (tre più cinque): «Si tratta di un impegno gravoso - conclude - e il programma è in costante aggiornamento».

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