Medici di base senza specialità C’è il via libera della Provincia 

Alto Adige secondo in Italia. I nuovi 22 andranno dove c’è carenza: Bolzano 8, Merano 3, Terlano 1, Bressanone 1 Valle Aurina 1, Val D’Ega (Nova Ponente) 2, Laives 2, Appiano Caldaro 1, Val Gardena 1, 2 dedicati all’ex guardia medica


Valeria Frangipane


Bolzano. Via libera a 22 medici di famiglia negli ambulatori anche senza specializzazione: l’alto adige dice sì ed arriva secondo in italia dopo l’emilia romagna.

Lo permette il decreto “semplificazioni” varato dal governo - appena recepito dall’assessorato provinciale alla sanità che ha dato rapidamente corso alle disposizioni di legge.

Gli incaricati andranno nelle aree dove c’è maggior carenza e saranno così distribuiti: 8 a bolzano (in totale in città ne mancano 13), 3 a merano, 1 a terlano, 1 a bressanone, 1 in valle aurina, 2 in val d’ega (nova ponente) e ancora 2 a laives, 1 in gardena, 1 ad appiano e caldaro mentre altri due medici andranno a rinforzare le fila della continuità assistenziale (ex guardia medica).

Giuseppe buzzanca - segretario cisl medici alto adige, componente titolare per intesa sindacale dei comitati aziendali e provinciali della provincia - parla di un passo avanti molto importante: «bene così! in alto adige, più che in altre parti d’italia - dice - si patisce la carenza di medici di medicina generale. a causa dei pensionamenti e di una programmazione di tutto il sistema formativo nazionale sottostimata, i pazienti si trovano oggi in questa situazione pregiudizievole. a tutt’oggi sono vacanti 67 posti... e le supplenze non risolvono certo il problema. un esempio su tutti la val d’ega, che finalmente avrà stabilmente 2 medici, laddove nei 2 anni precedenti se ne erano avvicendati circa 8 (con contratti provvisori) e ricordate che il medico che precede non è autorizzato a trasmettere la storia clinica del paziente al nuovo collega. con tutto il disagio che ne consegue».

Buzzanca dice che questi medici conseguiranno tutti la specialità entro un anno e mezzo al più tardi, in caso contrario verrà loro torta la convenzione.

«certo, tutto è perfettibile, ma troppi pazienti sono senza medico... e nemmeno il ricorso a misure emergenziali come questa ha permesso di coprire interamente tutti gli ambiti visto che restano ancora scoperti 45 posti».

Dura fin da subito la reazione di luigi rubino - segretario provinciale fimmg (federazione medici di medicina generale) - e giuliano piccoliori - responsabile scientifico del neonato istituto di medicina generale che ribadiscono il loro no all’immissione negli ambulatori di medici di famiglia senza specialità: «non può essere questa la soluzione alla cronica carenza di medici di famiglia che sopportiamo anche qui in alto adige. così si squalificano professione e formazione. facciamo solo male ai pazienti». e ancora. «siamo sconcertati».

Cisl passa oltre.

«siamo pienamente soddisfatti per il contesto collaborativo messo in atto dalla provincia, che ha saputo comprendere e interpretare l’emergenza agendo in tempi brevi (siamo la seconda regione d’italia, dopo l’emilia romagna, a partire con l’art. 9, ricoprendo un vero e proprio “ruolo pilota”). di sicuro a questo primo passo dovranno seguirne altri, sia a livello locale (rapida individuazione delle modalità di part-time per i medici che optano per un numero di scelte maggiore di 500), sia a livello nazionale, con un rinnovamento strutturale (in aumento) del numero delle borse di specializzazione in medicina generale. lavoreremo da subito per sciogliere questi nodi, affinché i grandi e delicati temi che riguardano la qualità e la continuità dell’assistenza ai pazienti possano avviarsi a soluzione».

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