Meno anziani in mensa Cucinano a casa le badanti

Invariati i costi nella struttura in via Verdi e anche per le consegne a domicilio Ma i 60 mila menù sfornati dalla Caritas nel 2013 sono in calo rispetto al 2012



MERANO. Il servizio di consegna pasti caldi a domicilio e la mensa sociale rivolta agli anziani non sembrano essere più all'apice degli interessi e delle priorità delle persone che vivono sole in riva al Passirio.

Nella giornata in cui l'amministrazione comunale conferma le tariffe per i pasti, lasciandole invariate anche per il prossimo anno (al massimo 10,50 euro per i pasti a domicilio, 7,50 per quelli consumati in mensa), vengono anche diffusi i dati sull'utilizzo del servizio garantito dal Comune di Merano.

I pasti che lo scorso anno sono stati sfornati dalle cucine della Caritas in via Verdi sono stati oltre sessantamila: 46.596 sono stati consegnati caldi ogni giorno al domicilio delle persone che hanno attivato il servizio, mentre i restanti 14.283 sono stati serviti all'interno dei locali della mensa sociale sempre in via Verdi.

Una montagna di minestre, di piatti di pastasciutta, di lasagne piuttosto che bistecche o insalate varie. Ma il dato più singolare è la tendenza che emerge sull'uso del servizio comunale.

Rispetto all'anno 2012, i pasti caldi prodotti dalle cucine Caritas per conto del Comune sono in calo. Colpa del servizio di consegna o della qualità dei pasti? Pare proprio di no.

"Abbiamo analizzato il dato – spiega Sabine Raffeiner, direttrice dei servizi sociali del Comune di Merano – e la motivazione principale del calo delle forniture di pasti caldi in mensa e a domicilio è legata all’aumento del numero delle badanti che seguono e vivono in casa con l'anziano solo. Invece di prendere il pasto messo a disposizione dal Comune, è la badante ad occuparsi della preparazione del pranzo per l'anziano e per se stessa".

A confermare la tendenza è anche il servizio di assistenza domiciliare, sempre offerto dal Comune, che lo scorso anno ha fatto registrare 423 assistiti.

Non conosce invece crisi il centro diurno anziani, la struttura presente ai piani superiori della struttura di via Huber a fianco della sala civica. I ventidue posti di "asilo per le persone anziane", così sono stati definiti i posti nel corso della conferenza stampa, sono sempre pieni e le persone che utilizzano questo servizio lo scorso anno sono state 56, in età compresa tra i 50 e i 95 anni. Oltre 2.300 le prestazioni offerte, tra le attività preferite la pedicure. Ma le proposte variano dalla ginnastica, allo yoga, dalla organizzazione di cori ai corsi di ceramica, dai convegni alla formazione per la sicurezza e contro la violenza che sempre più spesso anche in città viene segnalata nei confronti delle persone anziane. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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