il caso

Mense, è caos per l’iscrizione online

Si può fare solo sul web: ci sono riuscite 4mila famiglie su 8mila. L’assessora Franch: lo sappiamo, niente multe fino a metà luglio


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Se non serve la laurea in informatica, poco ci manca. Per non parlare della pazienza...»: questo è solo uno dei tanti commenti stizziti dei genitori bolzanini che negli ultimi giorni hanno tentato di iscrivere i rispettivi figli alla mensa scolastica di Bolzano seguendo la farraginosa procedura online messa a punto da Informatica Alto Adige.

Ad essere coinvolte sono circa 8 mila famiglie e per adesso - come ha confermato l’assessora competente Monica Franch - a riuscire nell’impresa sono state poco più di 4 mila. «Effettivamente le proteste sono state numerose. Qualcuno si è lamentato per la scelta di consentire solo iscrizioni online, ma su questo punto non torneremo indietro. La procedura, al contrario, è lunga e chi ha il Mac di ultima generazione, ad esempio, non riesce nemmeno ad accedere a tutti i passaggi. Mi impegno sin d’ora a migliorare l’iter per il prossimo anno, posto che ad elaborare il programma non è stato il Comune».

I termini per le iscrizioni sono stati prorogati fino a metà luglio e fino ad allora non si corre il rischio di essere sanzionati. «L’invito - prosegue l’assessora Monica Franch - è quello di andare nei Centri civici a farsi aiutare e in alternativa al front-office del Comune dove ci sono tre addetti pronti ad aiutare tutti».

Se volete, invece, cimentarvi da soli dovete mettere in conto almeno una mattinata, o quasi. «Io ce l’ho fatta - ammette Martina Chiarani - ma ci ho rimesso due ore, un pezzo di fegato e un piatto di penne scotte. Agli enti competenti dico, però: avrete le vostre ragioni per aver scelto questo sistema, ma sicuramente tra queste non c’era l’attenzione al cittadino, che nella maggior parte dei casi ha un Pc vecchiotto, una connessione lenta, conoscenze informatiche limitate e pochissimo tempo libero».

I limiti di questa procedura sono stati sottolineati anche da Rocco Cutrupi: «Il comunicato del Comune dice che bisogna attivare la “Carta servizi", che corrisponde alla Tessera sanitaria. Prima obiezione: perché non ce la consegnano già attivata? L'addetto al disbrigo delle pratiche attiva la mia Carta e mi consegna il lettore per la tessera. Mi informa che mi arriverà la prima parte di un codice alfa numerico e che la seconda parte mi verrà recapitata via email. Con il codice completo dovrò entrare nel sito - di cui mi viene consegnato un link - e creare un account. Seconda piccola assurdità: se l'account non viene creato entro le 24 ore dal ricevimento dei codici, bisogna recarsi nuovamente al centro civico e ripetere tutto dall’inizio.

L'assurdità più grossa è però un’altra: l'attivazione della Carta e il relativo lettore non sono necessari, basta un account. Quest’ultimo dà la possibilità di accedere a tutti i servizi disponibili senza tessere e senza lettori. Che senso ha dotarci di un altro dispositivo inutile per un'iscrizione che l'impiegato al Centro civico avrebbe fatto nella metà del tempo che ci ha messo per spiegarmi le novità? Ah, dimenticavo, in realtà non ho effettuato l'iscrizione di mia figlia al servizio mensa, ma solo una "richiesta di iscrizione" che è al vaglio di una qualche commissione».

L’assessora Monica Franch non è stupita dalle decine di proteste e delle obiezioni sollevate dai genitori. «Bolzano e altri Comuni grandi, come Bressanone, quest’anno dovevano fare da cavia. Chi non ha completato l’iscrizione avrà, probabilmente, qualche problemino da superare. Chiedo un po’di pazienza a tutti. Dal prossimo anno correggeremo il tiro». C’è solo da sperare che sia vero.













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