È il secondo tentativo in meno di un mese. Anche questa volta non sono riusciti ad entrare, ma in compenso hanno fatto molti più danni dell'altra volta. Il bar Elisabeth che presidia il giardino con la statua di Sissi (ancora con il naso sfregiato) è stato visitato ancora dai ladri, per la verità piuttosto maldestri perché non sono riusciti a forzare del tutto la finestra e hanno dovuto desistere.

«A questo punto - dice sconsolato il gestore Simone Picelli - viene quasi da pensare che più che ladri siano vandali, perché hanno fatto gravi danni alla finestra fin quasi a sfondarla, ma non sono riusciti a darle il colpo di grazia e fare irruzione quindi nel locale». Inoltre avrebbero trovato un ben scarso bottino, perché i soldi non rimangono certo in cassa. Il tentativo di furto è avvenuto molto probabilmente nella notte tra venerdì e sabato e la finestra presa di mira è la stessa di fine marzo: quella che dà sul fianco dell'edificio, una zona più in ombra rispetto all'altra che invece dà interamente sul giardino e quindi più scoperta nel caso passasse qualcuno. Anche questa volta sono stati usati arnesi da scasso e probabilmente un martello, ma è sembrato evidente che chi si è impegnato per forzare la finestra non era sufficientemente esperto né di furti né di lavori manuali. Ha provato a sfondare il vetro con la forza bruta, ma lo specchio ha retto. Poi forse qualche intruso o la rassegnazione hanno convinto il malintenzionato ad andarsene.

Al gestore non è rimasto altro che presentare denuncia ai carabinieri e tamponare la finestra come meglio possibile in attesa della riparazione definitiva. «Stiamo pensando a delle inferiate - spiega il gestore - ma questo è un edificio protetto, non so se sia possibile. Ormai è diventata un'abitudine sfondare la finestra e i costi e il disagio non sono certo pochi per i clienti e per chi ci deve lavorare».