Merano, Januth: «La priorità è per la scuola»

Intervista al sindaco. Con l'assestamento di bilancio ultimati i cantieri al museo e al Combi


Orfeo Donatini


MERANO. La nuova giunta comunale del sindaco Januth sta per doppiare la boa del primo anno di attività e si appresta a definire il bilancio di assestamento che quest'anno - fra residuo attivo del 2010 e nuove entrate con il dividendo di Azienda energetica - sarà intorno ai sei milioni di euro, cifra particolarmente interessante per le nuove possibilità di investimento che prefigura.

Sindaco, un avvio con la nuova maggioranza che non pare aver risentito di grandi contraccolpi
.
«E' vero anche perché sostanzialmente ci stiamo muovendo coerentemente sulla base di un programma che in fase di definizione della coalizione era largamente condiviso».

Senza entrare in valutazioni politiche o partitiche, andiamo al sodo dei problemi, ovvero alle vostre priorità. Quali sono i progetti che i meranesi possono realisticamente veder realizzati nel medio periodo, grazie anche alle nuove disponibilità finanziarie?
«Beh direi prima di tutto interventi nel settore scolastico e poi per il completamento dei cantieri delle grandi opere in corso: mi riferisco al museo civico, allo stadio Combi e al Lido. Però c'è su tutto una premessa da fare per correttezza nei confronti dei cittadini».

Non vorrà già mettere le mani avanti sulla burocrazia e i rapporti, magari non sempre facili, con la Provincia che possono allungare a dismisura i tempi d'intervento.

«Assolutamente no. Tuttavia va detto che queste nuove disponibilità finanziarie ci permetteranno di dare avvio e nuovo impulso ad alcuni progetti. Ma nell'amministrazione pubblica si deve tener conto che un'opera deve essere decisa, poi serve un anno e mezzo per progettarla e quindi almeno un paio d'anni per realizzarla, sempre che non intervengano contrattempi straordinari come nel caso della sede della protezione civile di Maia Bassa».

Va bene. Tuttavia alcuni impegni precisi, mese più mese meno, dobbiamo metterli in chiaro. Con le scuole arriva finalmente il masterplan?
«Sì e faremo una programmazione che guarda al 2020 valutando andamento demografico, capacità delle strutture e degli investimenti. Intanto abbiamo dato il via al progetto del nuovo centro scolastico di Sinigo privilegiando ogni possibile sinergia virtuosa fra i gruppi linguistici. Anche qui i tempi non sono quelli per costruire un condominio: il progetto sarà pronto a fine del prossimo anno e intanto faremo avanzare i piani di finanziamento, poi si dovrà fare la gara d'appalto e avviare il cantiere per realizzare la nuova scuola: sarà pronta per il 2015? Mi sentirei di dire di sì, ma le variabili aperte oggi sono ancora molte».

Scuole meranese in prospettiva senza divisioni etniche insomma
.
«Quando parlo di virtuose sinergie mi riferisco a quelle economico-gestionali, ma evidentemente anche a quelle culturali. Faremo infatti la medesima cosa anche nel futuro centro scolastico alle ex caserme di via Palade privilegiando solo la qualità dell'offerta ai nostri giovani».

Per lo stadio Combi invece come sono i tempi?
Anche qui vogliamo privilegiare la funzionalità della struttura: e allora a giugno sarà finito il primo lotto con le nuove piste e il nuovo campo di calcio, poi avvieremo il secondo lotto con i nuovi spogliatoi al seminterrato e al primo piano. Poi arriveranno le nuove tribune e per quelle spero anche in un contributo straordinario della Provincia. Però nel frattempo lo stadio sarà perfettamente agibile».

Altra nota dolente è il centro città: isola pedonale più grande e nuova viabilità. Cosa pensate di fare?
«Abbiamo in scaletta il nuovo arredo urbano in via Matteotti e quello di via dante a Maia Alta: contiamo di avere progetti esecutivi per il 2013 con un investimento di circa 3 milioni di euro. Poi toccherà ai due lotti per il nuovo Corso Libertà. Poi per la viabilità il discorso è globale e investe variante, garage, areale della stazione con il nuovo centro della mobilità provinciale».

Il secondo lotto della variante è fuori discussione?
«Assolutamente, verrà sicuramente realizzato. Diversamente non avrebbe senso tutto quello che stiamo realizzando fra Me-Bo e stazione». Posto che saranno i privati a realizzarli, saranno confermati i due garage sotterranei con le relative rampe di accesso? «Una valutazione definitiva è in corso in sede provinciale proprio in queste settimane».

E sul futuro dell'ippodromo che ci dice?
«L'obiettivo della privatizzazione della gestione è stato raggiunto e ora con la Provincia stiamo definendo il protocollo per sbloccare permute e finanziamenti per dare poi il via al concorso di progettazione globale».

Parrebbe tutto bene, tuttavia non mancano critiche, anche da parte di alcune categorie economiche.

Normale dialettica. Ma il nostro sforzo principale è quello di programmare gli interventi per pianificare il più possibile il futuro della città».













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