Merano, Kröll: «Stipendio alto ma lo merito»

Il presidente del Burgraviato giustifica gli aumenti degli emolumenti


Giuseppe Rossi


MERANO. Presidente assessori della Comunità comprensoriale del Burgraviato si aumentano gli emolumenti, e non mancano i mugugni. Alois Kröll replica: «È uno stipendio, il mio, più che guadagnato, visti i molteplici impegni quotidiani, con frequenti trasferte a Bolzano».  Con l'aumento approvato l'altro ieri dal consiglio comprensoriale Alois Kröll, sindaco di Scena e presidente del Burgraviato, percepisce quasi novemila euro lordi al mese. E non si placano le polemiche legate agli stipendi con i fiocchi che percepiscono i nostri amministratori.  Presidente Alois Kröll, non le sembrano stipendi esagerati? «Io credo che si tratti di uno stipendio, il mio, commisurato alla quantità di lavoro che devo svolgere. Ogni mattina sono in Comune prima delle otto, quasi ogni giorno sono a Merano, almeno due o tre volte la settimana devo scendere a Bolzano. Se togliamo la indennità del presidente gli altri stipendi non sono esagerati».  Intende gli 879 euro lordi riconosciuti ai referenti? «Esatto, direi che si tratta di poco. Anche perché i referenti non hanno un ruolo di rappresentanza, ma le assicuro che devono lavorare eccome».  Lei però dimentica che tutti già guadagnano un bello stipendio facendo il sindaco del loro paese. «Questo è vero, ma non per tutti. Nell'esecutivo abbiamo anche un assessore e un consigliere comunale».  Però novemila euro al mese rappresenta uno stipendio che forse solo i grandi dirigenti d'azienda riescono a raggiungere... «Sono stipendi paragonabili, condivido. A Scena abbiamo quasi 50 dipendenti, nel Burgraviato gestiamo un bilancio considerevole. Oltre al lavoro dobbiamo considerare anche le responsabilità, non crede?».  Ma quel 7% di aumento approvato l'altro ieri era così importante? Non potevate rinunciare? Avreste fatto sicuramente una figura migliore. «Guardi, in giunta ne abbiamo parlato. Eravamo dapprima orientati a contenere l'aumento al 4%, poi invece abbiamo scelto un'altra strada».  Quella di ottenere il massimo possibile... «Lei la fa semplice. Abbiamo ottenuto il massimo, è vero. Ma abbiamo anche scelto di rinunciare tutti a quei rimborsi spese che in passato venivano concessi ad ogni assessore e presidente».  Cosa significa presidente? «Che se io vado a Bolzano con la mia macchina per il Burgraviato ad esempio, non otterrò più alcun rimborso chilometrico».  Tradotto in soldi, quanto risparmieremo in rimborso spese? «Sinceramente non glielo so dire».  Gli altri comprensori si sono comportati come voi? «Credo che tutti abbiamo scelto l'opzione massima delle indennità tranne la comunità venostana».  Lei al Burgraviato si occupa anche di assistenza sociale. Non crede che le vostre indennità stridano con quelle famiglie che non arrivano a fine mese. «Questa critica l'ho già sentita l'altro giorno in consiglio. Ci può stare. Ma non è con i 300 euro che io percepisco in più che risolviamo questo delicato tema. Gestiamo più di 30 milioni di euro all'anno e le domande di assistenza economica di base sono in continuo aumento. Le erogazioni nel 2009 sono aumentate più del 30%. Proprio perché il problema si fa più acuto abbiamo anche aumentato i controlli».













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