Merano perde il tribunale: ultima udienza il 18 luglio

Due giudici togati, altrettanti onorari e dieci collaboratori trasferiti a Bolzano. Tappeiner: «La politica si sta muovendo»


di Giuseppe Rossi


MERANO. “Dura lex, sed lex”, la legge è dura, anche per i giudici e per il personale di cancelleria. Il 13 settembre, salvo blitz estivi in Parlamento a Roma, la sezione distaccata del tribunale di Bolzano in via delle Corse chiuderà definitivamente i battenti. La disposizione sul taglio dei costi pubblici, voluta dal governo Monti, colpirà anche la nostra città, cancellando con un colpo di spugna almeno cinquant'anni di storia moderna: due giudici togati (il terzo ha già chiesto e ottenuto il trasferimento a Rovereto), altrettanti giudici onorari e gli oltre dieci collaboratori di cancelleria, con la ripresa dell'attività giudiziaria dopo le ferie estive saranno costretti a trasferirsi a Bolzano.

Per giovedì 18 luglio è prevista l'ultima udienza penale nell'aula al piano rialzato di via delle Corse, poi dal 22 luglio i giudici saranno inquadrati nella turnazione per le ferie estive assieme ai colleghi di Bolzano.

La settimana prossima il personale amministrativo si riunirà a Bolzano con i colleghi per valutare la situazione. «Noi una speranza ancora l'abbiamo - spiega il giudice coordinatore Stefan Tappeiner - perchè sappiamo che i rappresentanti della politica altoatesina a Roma si stanno muovendo per salvare le sezioni distaccate di Merano e Brunico. Il recente pronunciamento della corte costituzionale, che ha respinto i ricorsi contro le disposizioni del governo Monti, di certo non ci aiuta».

Tappeiner, assieme al collega Alex Tarneller rappresenta l'ultima frontiera della giustizia di periferia. Senza il tribunale a Merano chiunque si vorrà rivolgere alla giustizia, da Resia a San Leonardo in Passiria, da Avelengo a Santa Valburga dovrà farlo trasferendosi a Bolzano, testimoni e forze dell'ordine comprese. Se da una parte si potrà ottenere un risparmio sul fronte della macchina giudiziaria dall'altra i costi di missione e trasferta sono destinati a crescere.

Il palazzo del tribunale, lo stesso edificio per il quale ora il Comune, ironia della sorte, ha trovato i soldi per rifare la malmessa facciata dopo un decennio di inutili istanze, dal 13 settembre sarà mezzo vuoto. Rimarrà in servizio solo l'ufficio del giudice di pace al secondo piano del palazzo di giustizia con i suoi cinque collaboratori.

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