Merano: Sinigo al voto per non essere periferia

Urne aperte sabato e domenica per rinnovare il comitato di quartiere


Simone Facchini


MERANO. Sinigo sembra voler mettere da parte le frizioni degli ultimi anni con l'amministrazione, e in 18 si candidano per i 13 posti del comitato di quartiere che si rinnoverà con le elezioni di questo fine settimana. Il seggio sarà ospitato nella nuova sala parrocchiale di piazza Vittorio Veneto.  Quanto gli abitanti della popolosa borgata (quasi tremila i residenti) credono nel loro organo di rappresentanza lo dirà il numero di votanti. Nel frattempo la raccolta di candidature, giunte in buona quota quando in altri quartieri trovare disponibilità e impegno è un'impresa, lascia spiragli ottimistici.  Al voto ha diritto chi alla data di svolgimento delle elezioni risulti residenti nel quartiere o sia titolare di un'attività commerciale o di un immobile da almeno 30 giorni e abbia compiuto il diciottesimo anno di età. Le urne, nella sala parrocchiale, saranno aperte sabato dalle 17 alle 19 e domenica dalle 8 alle 13. Quattro le preferenze da esprimere.  Lo statuto prevede che il territorio di Sinigo sia suddiviso in quattro zone (borgo, villaggio, Fermi e area artigianale) e che ciascuna venga rappresentata in proporzione agli abitanti. Per i meccanismi elettorali alcuni candidati hanno di fatto il posto già assicurato. Nel dettaglio, sono otto i candidati per quattro consiglieri della zona Borgo: Domenico Curcio, Vittorio Di Placido, Alois Götsch, Erwin Malleier, Cristiano Osti, Lara Piffer, Michele Rizzo e Roberto Rizzolo. I tre posti riservati alla zona villaggio sono garantiti alla terna di candidature Francesco Lombardi, Luciano Marcante e Costante Rossi. In zona Fermi si sono proposti Amelia Longo, Roberto Paglicci, Roberto Scala (presidente uscente), Sonia Sculco e Paola Zampieri: tre i consiglieri previsti. Due candidati e tre posti per la zona artigianale: saranno consiglieri Antonio Rossi e Roland Pircher, il posto vacante verrà assegnato a chi tra i non eletti avrà ottenuto più voti.  Il nuovo comitato è chiamato a una nuova era di rapporti con l'amministrazione, dopo che con la passata legislatura non erano mancati attriti. Per esempio la festa della borgata, che si tiene ogni due estati, aveva creato frizioni tra il comitato, che non ne approvava lo svolgimento in piazza Vittorio Veneto, e il Comune che la autorizzò. I temi caldi sono tanti: fra i principali, la difficile convivenza in alcune aree pubbliche, soprattutto in prossimità dei condomini Ipes - denunciati a varie riprese rifiuti abbandonati e comportamenti incivili -, l'eccessivo traffico in via Nazionale, la debole presenza delle forze dell'ordine. E più in generale, la diffusa sensazione di essere considerati in sott'ordine rispetto al centro.

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